mercoledì 11 marzo 2020
Morto un medico di 67 anni. Studio Usa: il virus resta nell'aria fino a 3 ore, 3 giorni su plastica e acciaio
Operatori sanitari al lavoro nel Triage temporaneo davanti agli Spedali Civili di Brescia

Operatori sanitari al lavoro nel Triage temporaneo davanti agli Spedali Civili di Brescia - Ansa

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L'epidemia di coronavirus adesso è ufficialmente una "pandemia". Lo ha annunciato il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. La modalità accertata della diffusione del virus fa si che "il Covid19 possa essere definito come una pandemia".

Sono oltre 110 i Paesi coinvolti, 4.500 morti, ad un ritmo che nelle ultime due settimane ha portato ad un aumento dei casi dell'ordine delle 13 volte. Tale velocità di diffusione, secondo l'Oms, "caratterizza il Covid-19 come una pandemia". Tanto più che "nei giorni e nelle settimane a venire prevediamo un aumento del numero di casi, di morti e di Paesi colpiti", ha avvertito il direttore generale Ghebreyesus nel briefing da Ginevra. Puntando il dito, ancora una volta, contro "l'inazione" di coloro che continuano a prendere questa emergenza sotto gamba.

"Noi quello che dovevamo fare lo stiamo facendo, lo stato di pandemia non cambia molto per noi italiani. È un invito agli stati membri ad intervenire in maniere molto ma molto più restrittiva" di quanto fatto finora. Lo ha detto il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, Giovanni Rezza.

I dati aggiornati in Italia

Sono 10.590 i malati di coronavirus in Italia, 2.076 in più di ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati, comprese le vittime e i guariti, ha raggiunto i 12.462. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Le vittime sono complessivamente 827: rispetto a ieri sono 196 in più. Tra i malati di coronavirus in più conteggiati oggi, circa 600 sono persone della Lombardia di cui ieri non erano disponibili i dati. Lo ha spiegato il commissario Borrelli.

Dei malati sono 1.028, 151 in più rispetto a ieri, quelli ricoverati in terapia intensiva. Mentre sono 5.838 quelli ricoverati con sintomi e 3.724 sono quelli in isolamento domiciliare.

Continano a crescere anche i guariti: sono 1.045, 41 in più di ieri.



Le cifre della Lombardia

"I positivi in Lombardia sono 7.280, con una crescita molto ampia di 1489 ma ieri avevamo segnalato una crescita solo di 300 positivi dovuta al fatto che molti tamponi sono arrivati in serata. Aumentano i ricoverati in terapia intensiva, sono 560, con un aumento di 94 e questo è il dato più preoccupante", ha detto l'assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel fare il punto della situazione. E sono 617 i morti per coronavirus in Lombardia, con un aumento di 149 decessi in un solo giorno. Si tratta dell'incremento quotidiano più alto in Lombardia da quando è iniziata l'emergenza coronavirus.

Gallera ha aggiunto che "gli ospedalizzati sono 3852, un dato che ogni giorno cresce di circa 500 persone. È un dato enorme, il sistema è molto sotto pressione e ogni giorno 500 persone in più sono complesse da gestire, ma è un dato che rimasto costante da una settimana".

È la provincia di Bergamo la più colpita da contagi di coronavirus, ha speigato Gallera, ma anche in provincia di Brescia "il numero dei contagi è cresciuto tantissimo", con un incremento di 561 positivi da ieri a oggi. A Cremona i casi positivi sono 1061, a Como "ancora trascurabili con 77 casi", così come a Lecco sono 113, mentre a Lodi "c'è una crescita abbastanza contenuta". In particolare a Codogno, dove ieri sembrava che si fosse arrivati a contagi zero, invece "ci sono pochi casi, 10 da ieri a oggi, un numero estremamente ridotto"

Lombardia e Piemonte: chiudiamo tutto

Dalle regioni del Nord viene ribadito l'appello per un'ulteriore ennesima stretta (che è arrivata in serata con la decisione del premier Conte per tutto il Paese: "Chiudete tutto per 15 giorni". In Italia restano aperti solo i servizi essenziali mentre negozi (ad eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie) e attività produttive vengano chiuse subito. Annunciando un maxi intervento economico da 25 miliardi.

In Italia si moltiplicano gli annunci di chiusure temporanee. Il gruppo Coin chiude tutti i suoi store fino al 22 marzo. I trasporti di Flixbus saranno sospesi fino al 3 aprile su tutto il territorio nazionale. Fca chiude per qualche giorno, per sanificarli e riorganizzarli, gli impianti di Pomigliano, Melfi, Cassino e Sevel.

Le misure che la Lombardia chiede al governo

Il governatore lombardo Attilio Fontana ha formalizzato oggi al governo le seguenti richieste: chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità; chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Resterebbero aperte le farmacie, le parafarmacie e le rivendite di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi bar, pub, ristoranti di ogni genere, attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza. Chiusi anche gli alberghi e ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell'espletamento delle attività di servizio pubblico. Chiusi tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.

Nel documento inviato al governo si comunica altresì che "per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvederà a regolamentare l'eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese". "Sono in via di definizione ulteriori accordi - si spiega ancora - con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive".

Zaia: se continua così, sarà tutto chiuso perché tutti ammalati

"I veneti devono capire che devono stare a casa". E' l'appello del governatore del Veneto, Luca Zaia, in diretta Facebook dal centro della Protezione civile regionale. "I modelli ci dicono che tra cinque giorni avremo un picco nelle terapie intensive" e che "se continuiamo così a non rispettare le regole entro il 15 aprile avremo due milioni di veneti contagiati". Fino ad oggi, 11 marzo, "resti agli atti che la situazione della sanità, grazie ad una macchina che funziona, è sotto controllo. Però i modelli matematici ci dicono che il 15 marzo l'incremento delle terapie intensive sarà radicale".

I numeri del Veneto

Sono saliti a 1049 i casi di positivi al Coronavirus in Veneto. Tra essi rientrano anche 38 pazienti che nel frattempo sono guariti; per questo il dato reale dei malati attuali è di 1.011. Lo riferisce l'ultimo report della Regione Veneto; da stamane l'aumento è di 26 casi, un apparente rallentamento rispetto al picco di stamane (+110). Non ci sono variazioni nel numero dei decessi, fermi a 29. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono al momento 81, 13 in più rispetto a stamane.

Militari e poliziotti effettuano controlli alla Stazione Centrale di Milano

Militari e poliziotti effettuano controlli alla Stazione Centrale di Milano - Ansa

Morto un medico di 67 anni

Il presidente dell'Ordine dei medici della Provincia di Varese e medico di base a Busto Arsizio (Varese) Roberto Stella, 67 anni, è morto la notte scorsa all'ospedale di Como, dove era ricoverato per insufficienza respiratoria dopo aver contratto il Covid-19. La notizia è stata confermata dal sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli. (Leggi questo articolo)

Solo in Lombardia si contano circa 1.200 operatori sanitari positivi al SarsCov2.

In Sardegna tornano per strada i banditori: state a casa

Dal nord al sud della Sardegna i Comuni ai tempi del coronavirus riscoprono gli antichi banditori per informare la popolazione sulle misure in vigore per contrastare la diffusione del coronavirus. Così a La Maddalena e a Bonorva, nel Sassarese, e a Sestu, nella città Metropolitana di Cagliari, sono comparsi quei piccoli veicoli con i megafoni incorporati, spesso a tre ruote, che si vedano un tempo. Oggi sono in campo per avvisare i cittadini di rispettare rigorosamente le prescrizioni del decreto del presidente del Consiglio dei ministri e le ordinanze del governatore Solinas. Il monito è sempre lo stesso: "state a casa".

Le aziende lombarde: pronte a maggiori controlli

Le associazioni territoriali di Confindustria Lombardia "stanno lavorando sin dal primo giorno dell'emergenza, anche attraverso l'istituzione di task-force dedicate, e sono disponibili a mettere in campo un codice di autoregolamentazione in linea con le prescrizioni sanitarie più ferree e autoimporsi una sospensione in caso di impossibilità a soddisfare i requisiti di sicurezza richiesti dall'emergenza". Lo si legge in una nota diffusa a seguito della seduta straordinaria del Comitato di Presidenza.

L'Austria sospende i treni al Brennero

L'Austria ha sospeso i collegamenti ferroviari internazionali al Brennero. Lo stop riguarda i treni passeggeri, mentre i treni merci possono proseguire dopo il cambio del locomotore, come anche i treni passeggeri che non si fermano in Italia. Il provvedimento, in vigore fino al 3 aprile, interesserà tutti i Db-Oebb EuroCity operativi da Monaco di Baviera verso l'Italia che, via Innsbruck, attraversano l'Austria, e collegano la Germania alle città di Verona, Venezia e Bologna. La Linea del Brennero dei treni Db-Oebb EuroCity sarà operativa quindi solo da Monaco di Baviera a Innsbruck. Anche il traffico notturno, tra l'Italia e i paesi d'Oltralpe, è interessato da questa direttiva e pertanto non potrà operare.

La Slovenia attiva i controlli alla frontiera italiana

Sono iniziati oggi in Slovenia i controlli alla frontiera con l'Italia. Gli stranieri che vorranno entrare nel paese dall'Italia dovranno mostrare un certificato di negatività al coronavirus in italiano, inglese o sloveno, effettuato non più di tre giorni prima. Chi non avrà il certificato non potrà entrare. Prosegue invece il traffico merci. Il governo di Lubiana precisa che la Slovenia non ha chiuso il confine con l'Italia, ma ha introdotto misure preventive per il controllo della salute che non rientrano nelle prerogative del
Trattato di Schengen.

In Germania 1.750 positivi

Sono almeno 1750 i casi positivi di contagio da Coronavirus in Germania. È quello che scrive la Dpa, anche se il sito del ministero della salute è ancora fermo ai dati di ieri, che ne riportavamo 1296. Il bilancio delle vittime è salito a tre.

La cancelliera tedesca Angela Merkel, pur essendo convinta della gravità della situazione, resta comunque contraria alla chiusura dei confini: "La Germania non ritiene che chiudere le frontiere sia il modo adeguato di reagire", ha dichiarato.

Studio Usa: il virus resta nell'aria fino a 3 ore

Il coronavirus SarsCoV2 può restare nell'aria, nelle goccioline di saliva, fino a 3 ore e sulle superfici per giorni, in particolare fino a 24 ore sul cartone e fino a 3 giorni su plastica e acciaio. Lo indicano i dati dell'Istituto nazionale per le malattie infettive degli Stati Uniti (Niaid), che fa parte dei National Institutes of Health (NiH) in via di pubblicazione sul New England Journal of Medicine. "I nostri risultati indicano che è possibile la trasmissione del coronavirus tramite l'aerosol e i materiali sui quali si deposita, dal momento che il virus resta vitale nell'aerosol per più ore e sulle superfici per giorni".

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