martedì 14 novembre 2023
Più di mille verifiche: riscontrate irregolarità in 257 imprese che preparavano i pasti per alunni di istituti di ogni ordine e grado. A Lecco, Reggio Emilia, Taranto e Caserta le violazioni più gravi
I carabinieri dei Nas controllano una mensa scolastica

I carabinieri dei Nas controllano una mensa scolastica - ANSA

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Controllate dai Nas dei carabinieri nell’ultimo mese in tutta la Penisola più di mille aziende di ristorazione collettiva che operavano all’interno di mense scolastiche: in 257 di queste sono state riscontrate gravi violazioni delle norme igieniche. Una mensa su quattro è risultata dunque irregolare. Nelle cucine e nelle dispense utilizzate per preparare i pasti destinati agli alunni delle materne come agli studenti delle medie e delle superiori, i militari del Nucleo antisofisticazioni hanno trovato insetti, escrementi di topi e alimenti mal conservati, ambienti umidi e con presenza di muffe.

In alcuni casi, oltre alle precarie condizioni igienico-sanitarie delle strutture, sono state verificate anomalie relative alla qualità e allo stoccaggio dei cibi che non risponderebbero ai requisiti stabiliti dai capitolati d’appalto. Sequestrate 13 cucine e accertate, a carico delle imprese di gestione delle mense, 361 violazioni penali e amministrative con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per totali 192mila euro. Sequestrati, inoltre, 700 chili di derrate alimentari (carni, formaggi, pane, pasta, acqua minerale) riscontrate in assenza di tracciabilità, scadute di validità e custodite in ambienti inadeguati.

Diciotto gestori dei servizi-mensa sono stati denunciati all’autorità giudiziaria perché ritenuti responsabili di frode e inadempienza in pubbliche forniture per aver confezionato pasti in qualità e grammatura inferiore a quello pattuito, in violazione ai capitolati contrattuali. Parecchie irregolarità riscontrate riguardavano l’omessa comunicazione della presenza di eventuali allergeni, un adempimento essenziale per la prevenzione di possibili episodi di reazione allergica, in particolare nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche.

In particolare, in provincia di Lecco è stata disposta la chiusura di un centro di cottura - catering, erogatore di servizi per mense scolastiche. Nel Reggiano, presso un centro di preparazione pasti sono state trovate carcasse di blatte anche all’interno delle celle frigo adibite allo stoccaggio delle materie prime, nonché escrementi riconducibili a roditori, pavimentazione danneggiata e tubature divelte nel reparto di lavorazioni carni. Inoltre, è stata sospesa l’attività di laboratorio cucina presso due scuole per l’infanzia della provincia di Caserta poiché sono entrambe risultate sprovviste di autorizzazione.

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