Una volontaria della Colletta alimentare. Sabato 26 novembre sono state raccolte 8500 tonnellate di cibo per i bisognosi
Durante la ventesima Giornata nazionale della colletta alimentare, che si è svolta sabato 26 novembre, «sono state raccolte, da 145.000 volontari in tutt'Italia, 8.500 tonnellate di alimenti, che verranno distribuiti nei prossimi mesi alle oltre 8.100 strutture caritative per sostenere 1 milione e mezzo di persone bisognose».
Lo rende noto il Banco Alimentare che promuove da 20 anni l'iniziativa benefica. «I recenti drammatici eventi dei sisma e delle alluvioni - fanno notare gli organizzatori - hanno impattato il risultato della raccolta (-5% rispetto al 2015) sia perché impraticabile in molti supermercati allagati o insicuri in Piemonte, Liguria, Marche,Abruzzo, Umbria, sia perché la chiamata alla solidarietà, così frequente e continua, ha talvolta limitato le risorse di chi dona, nel perdurare di una severa crisi economica, ancora subita gravemente dalle famiglie».
Le flessioni si sono avvertite di più nelle grandi città, specialmente nelle regioni settentrionali. «Nonostante il lieve decremento - ha spiegato Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco alimentare onlus - la Colletta si conferma un'esperienza che coinvolge tutti, persone nelle più diverse situazioni personali esociali, talvolta drammatiche».
La Colletta Alimentare si è tenuta anche in 24 carceri. «Tanti detenuti hanno dedicato la loro libertà vigilata aiutando nei supermercati o nei magazzini; famiglie di terremotati e di sfollati hanno fatto la spesa o si sono costituiti in gruppi di volontari nei supermercati delle città che li accolgono temporaneamente. Possiamo umilmente affermare che, dopo vent'anni di Colletta Alimentare - ha aggiunto Giussani - la generosità dei volontari e dei donatori, fedeli e tenaci nello stesso gesto, ora diventato più maturo, si trasforma in una proposta anche di un nuovo modello di convivenza. E questo è testimoniato anche dalle numerose richieste ricevute di proporre la Colletta Alimentare in comunità religiose non cattoliche, in associazioni etniche, in scuole, case di riposo, dove molti desiderano incontrare più consapevolmente il gesto del dono. Da tempo Papa Francesco ce lo ricorda e tre giorni fa una nostra delegazione, ricevuta in udienza privata, ha ascoltato il ringraziamento del Presidente Mattarella, che ha sottolineato la forza di questo atto pubblico e visibile che dà speranza a cittadini troppo spesso ignari del bene, presente ma nascosto, messi di fronte a messaggi di sola sfiducia e negatività, aggiungendo che ritiene il Banco Alimentare una delle pagine più belle della storia di questo Paese».
«Mentre ringrazio - conclude Giussani - ogni singolo donatore ed ogni volontario, compagni di questo affascinante incontro, sono anche grato alle associazioni, alle aziende ed istituzioni che con persone, mezzi e intelligenza, lo sostengono, certo di averli con noi nei prossimi anni, nuovamentei mpegnati in più grandi risultati».