giovedì 16 novembre 2023
A Cergnago, in Lomellina, don Paolo offre un momento di ristoro a chi va a fare la spesa al mercato. Un modo, spiega il sacerdote, di fare due choiacchiere anche con chi non viene in chiesa
Don Paolo (al centro) durante il "Caffè del Don"

Don Paolo (al centro) durante il "Caffè del Don" - .

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Il bar del paese chiude, e il parroco apre l'oratorio per il “Caffè del Don”. Succede a Cergnago, piccolo centro della Lomellina, in provincia di Pavia, dove il bar Unico (di nome e di fatto) ha da poco cessato l'attività. Un brutto colpo soprattutto per quei cittadini che il lunedì mattina andavano al mercato e dopo la spesa erano soliti gustarsi un caffè al bar. Ma da qualche settimana il parroco don Paolo Ciccotti ha istituito un punto di ristoro proprio il lunedì mattina, dalle 10 alle 11, nel salone dell'oratorio, dove i parrocchiani, e non solo, possono scegliere tra i prodotti di una macchinetta con cialde al caffè (anche decaffeinato), ginseng, cappuccino, nocciolino, e mangiare biscottini e una fetta di torta, la “crostata di padre Teofilo”, che il sacerdote prepara appositamente con le sue mani la domenica sera. Padre Teofilo è l'alter ego immaginario di don Paolo, che anche per questa sua originalità è molto amato dai parrocchiani. E non solo. Su Facebook infatti non mancano i commenti di chi vorrebbe cambiare parrocchia e trasferirsi a Cergnago.

«È un'occasione per fare due chiacchiere – spiega don Paolo – anche con gente che abitualmente non frequenta la chiesa. Un caffè, due biscotti, una fetta di torta, e ci si scambia un saluto, insomma si instaura un rapporto». Don Ciccotti, esorcista diocesano, è stato ordinato nel 1999 e ha servito nelle parrocchie di Gambolò, San Giuseppe di Vigevano, Mezzana Corti, Borgo San Siro, Cava Manara e Torre de’ Torti. Nel 2008 si è laureato in Teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il sacerdote non è nuovo a questo tipo di iniziative: dopo il Vangelo spiegato in dialetto dal suo studio e l'omelia in automobile, sperimentati con Facebook nel 2020 in piena emergenza Covid, quando per i fedeli era più difficile andare in chiesa, don Ciccotti continua nel suo sforzo di rinsaldare la comunità.

«Finora vengono in canonica una ventina di persone – racconta – e la gente l'ha presa in modo buono. Lunedì scorso, addirittura, quattro operai sono entrati in oratorio e hanno chiesto se ci fosse un bar aperto in paese. Così abbiamo offerto il caffè anche a loro, e sono rimasti molto contenti. Una domenica l'ho detto in chiesa: qualcuno mi ha chiesto, dopo il caffè del Don, di fare anche lo spritz del Don. E io ho risposto che forse ne vale la pena». Detto, fatto: per sabato 25 novembre è in preparazione “Spritz(o) di gioia”. L'evento, un aperitivo in amicizia, si terrà dalle 18.45 alle 19.45 in oratorio. E chi vorrà andare a trovare don Paolo Ciccotti potrà apprezzare il suo “spirito”. Anche alcolico. L'ultimo, anzi l'unico bar di Cergnago si chiamava proprio Unico. Così come è unica l’iniziativa di don Paolo Ciccotti.

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