martedì 25 luglio 2023
Il cardinale di Como, Oscar Cantoni, si è recato sul posto: «La affido al Signore della vita. Questo drammatico evento diventi per tutti occasione di rinnovata fraternità e di vicinanza solidale»
La foresta dove era stato collocato il campo scout

La foresta dove era stato collocato il campo scout - Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico

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Chiara Rossetti, 16 anni compiuti il mese scorso, guida scout del gruppo Como Terzo, ha perso la vita questa mattina, 25 luglio, colpita da un albero precipitato sulla tenda nella quale stava dormendo. Illese le altre giovani che erano con lei. La tragedia è accaduta nel comune di Corteno Golgi (BS), in località Palù, a quota 1.400 metri.

Alle prime ore del giorno, fra le 4 e le 5 del mattino, si è scatenato un violentissimo temporale, con raffiche di vento che hanno abbattuto un abete che è poi franato sulla tenda di Chiara, allestita su una palafitta. Il gruppo era arrivato in Val Camonica domenica per il campo estivo dei reparti: una giornata di apertura vissuta in un clima di amicizia e serenità per i ragazzi, una settantina in tutto, di età compresa fra gli 11 e i 16 anni. Chiara, un fratello e una sorella più grandi, frequentava il terzo anni della scuola per cuochi al Centro di Formazione Professionale (CFP) di Monte Olimpino, a Como. Il sacerdote della parrocchia di "Cristo Re" nel quartiere di Tavernola, don Roberto Bartesaghi, la ricorda come «una ragazza solare, sorridente e sempre attiva. Aveva un carattere accogliente - ha aggiunto il sacerdote - molto "materna" e capace di legare con i più piccoli che venivano coccolati da lei»

Non appena la gestione dell’emergenza lo ha permesso, la comunità capi del Como Terzo ha avvisato la famiglia di Chiara, papà Leonardo e mamma Rita, e i genitori degli altri ragazzi: «Ci sembra doveroso condividere con tutti voi la tragedia che è successa questa notte al campo estivo dei reparti. Il vento ha abbattuto un albero e l'incidente è stato fatale per una guida, Chiara Rossetti. Tutti gli altri ragazzi e capi stanno bene e hanno già evacuato il campo». La notizia ha provocato grande dolore in tutta la città di Como.

Il vescovo, il cardinale Oscar Cantoni, avvisato dell’accaduto, si è subito messo in contatto con i referenti del Como Terzo e poi si recato sul luogo della tragedia dove ha incontrato ragazzi e genitori che hanno raggiungento le strutture dove i loro figli sono stati messi in sicurezza, mentre il corpo di Chiara riposa nella camera mortuaria del cimitero di Corteno Golgi. «Partecipo con grande commozione - ha scritto il cardinale in un messaggio alla diocesi - al dolore della famiglia e a quello di tutti i ragazzi ed educatori del gruppo scout Como Terzo per la tragica morte della giovane Chiara durante il campo estivo a Corteno Golgi, a causa dei gravi episodi di maltempo delle ultime ore nei nostri territori. Mentre affido Chiara al Signore della Vita - ha aggiunto Cantoni - invoco per tutti il dono della consolazione nella fede. Questa drammatico evento diventi per tutti occasione di rinnovata fraternità e di vicinanza solidale».

Anche l'Agesci nazionale ha espresso vicinanza alla famiglia di Chiara e agli altri ragazzi coinvolti. «In questa prova così dura ci siamo, con quello spirito di servizio e di fiducia nella forza delle relazioni che contraddistingueva Chiara e che è nel cuore di ogni guida e scout della nostra Associazione - scrivono in un comunicato . Abbiamo attivato tutti i canali per dare in queste ore il nostro completo, incondizionato supporto. Condividiamo questo grande dolore della famiglia di Chiara, dei suoi cari, del suo Gruppo scout, un dolore che le parole non riescono a descrivere: lo facciamo in punta di piedi, come fratelli e sorelle scout, con il cuore gonfio di tristezza, nel raccoglimento e nella preghiera, speranzosi nella forza della Fede.

«Chiara era una ragazza piena di sogni e speranze per il suo futuro. Una bravissima alunna del nostro istituto». Così la ricorda Simone Gatto, l'amministratore unico del Cfp di Monte Olimpino, in provincia di Como, frequentato dalla giovane scout. Al Cfp Chiara frequentava il secondo anno del corso di cucina. «Non posso nemmeno immaginare il dolore dei suoi genitori, ai quali non possiamo far altro che esprimere massima vicinanza - aggiunge -. La vita ci notifica mille lezioni. Tra queste è presente anche l'ingiustizia».

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