Profughi fermati, caricati sui bus e trasferiti a Taranto. Il rimbalzo dei migranti però questa volta non è accaduto a Ventimiglia – come già successo più volte con chi tenta di passare il confine – ma a Milano.
Circa cento migranti, tra cui un 18enne richiedente asilo, ospitati nel centro di accoglienza di via Corelli, a Milano sono statifermati dalle forze dell’ordine e trasferiti con autobus speciali all’hotspot di Taranto. “Alcuni di loro avevano già avviato la procedura per la richiestad'asilo a Milano, disponevano di un posto nel circuito di accoglienza dellacittà ed erano in attesa di svolgere il colloquio presso la Commissione territoriale" denuncia il senatore Pd Luigi Manconi, presidente della CommissioneDiritti Umani a Palazzo Madama.
Manconi aggiunge anche “che a tutti i cittadinistranieri è stato sottratto per 24 ore il telefono cellulare e solo nella serata di domenica 23 è stato permesso loro di rientrarne in possesso". E’ impensabile, secondo Manconi, che ha scritto al Prefetto e al Questore di Milano per chiedere conferma delle segnalazioni ricevute, “procedere senza una preliminare verifica dellecondizioni di ciascuna persona sottoposta a fermo da parte delle forze di polizia”.
Anche le Associazioni Babele, Ohana, Campagna welcome Taranto e Campagna lasciateCIEntrare puntano il dito contro i rifugiati "deportati, trattenuti e umiliati".
La denuncia del senatore Manconi: alcuni di loro avevano già avviato la procedura per
la richiesta d'asilo a Milano. Incomprensibili i trasferimenti nell'hotspot di Taranto
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