mercoledì 6 dicembre 2017
La diocesi interviene sul caso delle famiglie che hanno occupato la cattedrale per chiedere casa e lavoro. "Sempre attenti a chi vive nelle difficoltà". La richiesta di una mediazione
Catania, il Duomo occupato e i senza casa. «Serve una soluzione»
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Dopo la protesta delle famiglie, la proposta di una soluzione. E' direttamente la diocesi di Catania a scendere in campo sulla vicenda delle famiglie che hanno occupato il Duomo cittadino per chiedere casa e lavoro alle istituzioni locali. Mentre alle persone è garantita, grazie all'impegno dell'unità di strada della Caritas, la distribuzione di 20 pasti caldi ogni sera con primo, secondo, contorno e frutta, la Chiesa locale ha deciso di ripristinare nel frattempo il tradizionale orario di apertura e chiusura della cattedrale per le funzioni liturgiche.

E' stato l'arcivescovo Salvatore Gristina spiegare in una nota che "la Chiesa di Catania è sempre attenta alle esigenze di chi vive nelle difficoltà e nella sofferenza, non solo nei momenti di crisi, ma nella quotidianità". La diocesi, che ha ascoltato nei giorni scorsi le richieste dell'amministrazione comunale e della prefettura, dopo aver constatato i "falliti tentativi di mediazione per creare un tavolo d'intesa" tra le parti, ora "offre gli spazi del luogo di culto alle persone esposte alle intemperie della stagione invernale. Si è consapevoli - aggiunge il comunicato - che questa non è la soluzione ai problemi e al disagio e si auspica che da questo gesto di accoglienza in cui sono coinvolte tante realtà ecclesiali e civili, possano scaturire ulteriori e riusciti tentativi di soluzione".

La ricerca di un compromesso con gli occupanti, dunque, continua e punta a garantire il ritorno a una situazione di normalità, mentre chi avrà bisogno potrà contare sempre su un pasto caldo. Attualmente la situazione, secondo la Caritas diocesana, rimane "emergenziale, eccezionale e momentanea".

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