Un botto. Forte. Quattro meno dieci di stamattina. Più di qualcuno nel Parco Verde di Caivano, specie chi abita dalle parti della parrocchia, viene svegliato. Una bomba carta è stata fatta saltare sotto il cancello esterno proprio della chiesa di "San Paolo Apostolo". Il parroco è don Maurizio Patriciello, ieri era il suo compleanno.
No, non tira aria buona da qualche mese qui. Il Parco Verde, una delle più grosse piazze di spaccio italiane, è da tempo già scosso da una guerra fra clan e qualche omicidio, soprattutto altri due clan di Arzano (due passi da Caivano), se ne stanno facendo un'altra a Frattaminore, con tanto di minacce pesanti al comandante della Polizia locale di Arzano, Biagio Chiariello. e un manifesto funebre fatto trovare davanti all'ingresso del comando. A proposito, don Maurizio è nato e vive a Frattaminore.
E che questo prete non piacesse affatto ai camorristi era chiaro almeno fin dalla scorsa estate. Poi è stato fra i fondatori del "Comitato di liberazione dalla camorra - Area Nord di Napoli", magari questa è stata la goccia a far traboccare il vaso e passare dalle aggressioni verbali (come accadde sei mesi fa proprio fuori dalla sua parrocchia) ad avvertimenti più chiari.
Esiste infine una terza ipotesi su cui riflettono gli inquirenti, che indagano da stamane. La bomba carta ha fatto molto rumore e pochi danni, potrebbe esser stata una bravata di qualche ragazzino in vena di far casino. Sebbene, al Parco Verde, le "bravate" non possano certo essere fatte senza il via libera dei boss che qui dettano legge. Che occorre anche a molto altro. Compre4so un attentato per minacciare meglio.