Una bomba è stata fatta esplodere nella notte davanti all'ingresso della storica pizzeria Sorbillo di via Tribunali, nel cuore del centro di Napoli. Nessun danno a persone, ma tanta paura per il boato che è stato avvertito e soprattutto stupore perché è stato colpito un brand ormai riconosciuto, cui fanno capo una serie di locali aperti in diverse città in Italia e anche all'estero. Lo stesso titolare, Gino Sorbillo, su Facebook annuncia che la pizzeria «è chiusa per bomba» ma, assicura «riapriremo presto». Cinque anni fa la pizzeria fu incendiata.
Più passano le ore dall'esplosione della bomba carta davanti alla sua pizzeria e più Gino Sorbillo prova a capire cosa abbia potuto scatenare tale violenza. Ribadisce più volte che la bomba carta è, secondo lui, un modo "per scoraggiare chi vuole puntare su attività commerciali e far rinascere questa città". Ma poi fa qualche passo indietro nel tempo, a quando giorni fa, sempre sui social, dopo gli insulti rivolti a Koulibaly, in occasione della partita Inter-Napoli, si era schierato contro il razzismo, dipingendosi il volto di nero. "A questo punto non posso escludere che possa trattarsi di qualcuno che non ha gradito questa mia posizione - dice
raggiunto telefonicamente - all'indomani di quei post ho ricevuto minacce quindi la inserisco tra le ipotesi di questo attentato".
«Andiamo avanti uniti»
Nelle ore successive all'attentato, moltissimi sono stati i messaggi di solidarietà recapitati a Sorbillo, che ha ringraziato cosi: «Mi scuso con tutte le persone che sono rimaste scosse da quest'ennesima cattiva notizia... A Napoli e dintorni esistono persone straordinarie e positive che vivono veramente con tanto tanto amore verso gli altri. Il 17 gennaio in tutte le pizzerie della città ci saranno i festeggiamenti per la Giornata del pizzaiolo in onore del santo protettore del pizzaiolo Sant'Antonio Abate: centinaia di pizzerie serviranno una pizza speciale ai propri clienti e sarà questa per me l'occasione per ricordare a tutti i pizzaioli della città che dobbiamo essere sempre uniti. Andiamo avanti».
Il sindaco de Magistris: al governo chiediamo fatti, non promesse
"I ministri si sono succeduti, le promesse degli ultimi tempi del "Governo del cambiamento" sono diventate anche più roboanti rispetto a quelle del passato ma noi attendiamo ancora, la coperta è ancora corta. Le forze dell'ordine che operano sono sempre le stesse e le ringraziamo per quello che fanno auspicando che per questa, come per altre vicende, i tempi delle investigazioni e dei processi siano più rapidi possibili perché delle priorità ci sono". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, tornando sul tema del mancato arrivo di rinforzi per le forze dell'ordine cittadine, team rispetto al quale il ministro dell'Interno, Matteo Salvini,
si era impegnato nei mesi scorsi.
Salvini: assumeremo 100 poliziotti per Napoli
"Sono in contatto con la Prefettura e Questura e sarò in provincia di Napoli entro 48 ore". Così a Cagliari il ministro dell'Interno Matteo Salvini sulla situazione nel Napoletano, dove sono scoppiate otto bombe nell'ultima settimana, l'ultima questa all'ingresso della pizzeria Sorbillo. "In questa manovra ci sono 400 milioni per assunzioni delle forze dell'ordine - è tornato a garantire - sono contento di aver fatto in sei mesi ciò che gli altri non hanno fatto in anni. Per Napoli ci sono soldi per assumere 100 poliziotti in più".
Fico: «Un attacco vile»
A Sorbillo è subito arrivata la solidarietà del presidente della Camera, Roberto Fico: «Le istituzioni stanno dalla parte di chi non si fa intimidire dagli attacchi vili della camorra. Piena solidarietà a Gino Sorbillo». ha scritto su twitter.
Di Maio: «I vigliacchi non vinceranno»
Sull'attentato alla pizzeria Sorbillo, interviene anche il vicepremier Luigi Di Maio: «Nell'ultima settimana ci sono state otto bombe nella provincia di Napoli. Lo Stato deve farsi sentire adesso più che mai. Non dobbiamo lasciare spazio per la paura, ma solo per la forza di annientare questo schifo. i vigliacchi non vinceranno". Poi, rivolgendosi al titolare, aggiunge: «Caro Gino, non ti devi scusare con nessuno, il mondo conosce la bellezza di Napoli e il valore del suo popolo. Chi si deve scusare è chi ancora tenta di oscurare la bellezza della nostra terra con questi gesti vili. Hai tutta la mia solidarietà e il mio supporto». E annuncia: «Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, oggi sarà a Napoli per incontrare il procuratore Melillo per ascoltare e comprendere quanto accade in città e provincia e dare il massimo supporto possibile. I vigliacchi non vinceranno», ripete.
L'assessore Clemente: «Non c'è spazio per i delinquenti»
Solidarietà a Sorbillo è stata espressa anche dall'assessore alla Polizia Locale di Napoli, Alessandra Clemente, tra le prime ad arrivare sul luogo dell'attentato. «In questa città - ha detto - non c'è spazio per loro, per questi delinquenti ma c'è spazio per persone come Gino. Siamo qui per abbracciare chi come lui ha subito questi atti di violenza. Sono qui perché è un fatto che riguarda tutti, non solo Gino - ha aggiunto Clemente, figlia di una vittima innocente della camorra -. Alle forze dell'ordine dico forza ragazzi, aiutateci a trovare i responsabili. Saremo la scorta popolare di chi subisce tutto questo. Qui non c'è rassegnazione ma voglia di lavorare in maniera ancora più forte. Domani saremo in un'altra pizzeria che ha subito un gesto violento. Noi ci siamo e nessuno resterà solo».
Settore che dà lavoro a 200mila persone
Di «vile attacco» parla anche la Coldiretti, ricordando che la malavita ha colpito «un intero settore dal fatturato stimato in 15 miliardi che sostiene l'occupazione di 200mila addetti a tempo pieno e nel weekend». La pizza in Italia è il settore di punta dell'agroalimentare dove - sottolinea la Coldiretti - il volume d'affari delle agromafie è salito a 21,8 miliardi con attività che riguardano l'intera filiera del cibo, compresa la ristorazione. Un business molto appetibile grazie alle 127mila pizzerie presenti in Italia nel 2018 (che sfornano 5 milioni di pizze al giorno), con la Campania che - precisa la Coldiretti - è la regione che ha il maggior numero di attività inerenti alla pizza, con il 16% sul totale delle pizzerie (e simili).
Confcommercio: in Italia 23% dei commercianti minacciati per estorsioni
"Oltre ad esprimere la nostra solidarietà a Sorbillo e a tutti coloro che subiscono aggressioni alla propria libertà di fare impresa, facciamo un ulteriore appello alle istituzioni e alle forze dell'ordine perché prevenzione e contrasto di questi reati siano perseguiti
in modo efficace. E questo, secondo noi, può essere fatto attraverso un mix di interventi: maggiore controllo del territorio, giustizia più rapida, pene certe, collaborazione e dialogo costante fra imprenditori e forze dell'ordine, adeguamento della legislazione e degli strumenti antiracket ed usura, sostegno alle vittime": Lo dice Anna Lapini, componente di Giunta Confcommercio-Imprese per l'Italia incaricata per la legalità e la sicurezza.
"Dalle nostre rilevazioni - prosegue - risulta che, in Italia il 23% dei commercianti ha subito minacce per estorsione. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia. Il fenomeno c'è e va preso di petto". "Proprio perché sappiamo bene cosa succede alle nostre imprese - conclude Lapini - abbiamo voluto attirare l'attenzione su questo fenomeno dedicando all'estorsione una specifica
puntata della web serie 'Il Titolare (https://iltitolare.confcommercio.it/) recentemente diffusa in rete e sui social. Purtroppo il pizzo continua ad essere una realtà".