foto Our House
Campi estivi per minori dai sei anni in su per imparare a marciare, orientarsi sul terreno, sparare. Gratis per gli orfani, i bambini con disabilità psicofisiche, i figli di militari o di famiglie numerose. Nove giorni di addestramento intenso e di lavaggio del cervello con l'ideologia del "mondo russo", educati al desiderio di vendetta e al culto della violenza e della lotta per la "salvezza della Bielorussia dalla Gayropa", l'Europa viziosa e corrotta. Dall'associazione bielorussa Our House arriva una scioccante denuncia su come il regime di Lukashenko stia allevando una generazione di fanatici violenti, anche in vista di una possibile partecipazione diretta del fedele alleato di Putin alla guerra in Ucraina.
L'organizzazione pacifista e nonviolenta bielorussa ha redatto un documentato rapporto sulla militarizzazione di massa dei bambini diffuso in Italia dal Movimento Nonviolento, partner dell’associazione bielorussa Our House nell’ambito della Campagna di Obiezione alla guerra, per il sostegno agli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini e della War Resisters International. Il rapporto - che Our House specifica essere fondato «su informazioni diffuse da fonti pubbliche» - denuncia che nel 2022 si sono tenuti almeno 480 campi patriottici militari a cui hanno partecipato 18.000 minori bielorussi. In particolare, denuncia Our House «sono coinvolti bambini provenienti da famiglie marginali e di degrado sociale, o bambini orfani o in precarie situazioni psico fisiche, poiché sono questi i bambini che non hanno una supervisione adeguata da parte delle loro famiglie e i cui parenti non si opporranno al coinvolgimento di tali bambini in azioni militari a causa della loro assenza o della loro appartenenza a un gruppo di popolazione marginale».
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Our House ritiene che l’addestramento militare dei bambini sia una strategia a lungo termine del Cremlino per la prossima fase di guerra in Ucraina e, probabilmente, nel territorio dell'Unione Europea. L'ong fa appello all'Unione Europea e alle organizzazioni internazionali per i diritti umani affinché avviino immediatamente una seria campagna contro la militarizzazione dei bambini: «Perché tra 3-5 anni sarà troppo tardi per fare qualcosa: crescerà un esercito deviato con giovani preparati professionalmente, di agenti di ricognizione e di combattenti professionisti che sanno usare le armi da fuoco, fanatici ossessionati dall'ideologia del "mondo russo", giovani senza legami sociali e senza famiglia, ma ossessionati dal desiderio di "vendetta", "distruzione del nemico", "salvezza della Bielorussia” dalla "Gayropa"».
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L'addestramento militare dei bambini si inserisce in un quadro di gravi violazioni dei diritti dei minori nel paese. Our House informa che «a tutt'oggi la schiavitù infantile è ampiamente praticata nelle carceri bielorusse: i bambini condannati ai sensi dell'articolo 328 per reati minori legati alla droga vengono costretti a lavorare nelle imprese carcerarie per solo 0,10 euro al mese. Inoltre, il regime utilizza attivamente il Decreto 18 per disciplinare e ricattare, e anche per costringere al lavoro schiavo, le madri single bielorusse che si trovano in una situazione di vita difficile». Il regime inoltre «ricatta e fa pressione sulle donne socialmente e politicamente attive che protestano contro Lukashenko e partecipano ad azioni contro la guerra» minacciando il ritiro dei figli dalla famiglia o la loro incriminazione e detenzione.