Il progetto del ministero coinvolgerà gli studenti dal prossimo anno
Anche la scuola italiana si mobilita contro le fake news, ossia le «notizie false che circolano in rete». Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli nel corso dell’evento «#bastabufale» svoltosi alla Camera dei Deputati, alla presenza della presidente Laura Boldrini, che ha promosso l’iniziativa. «Il problema delle fake news ha radici strutturali, non è un fenomeno passeggero e questo impegna le Istituzioni che non devono sottovalutarle – ha detto Fedeli –. C'è la necessità di produrre anticorpi rispetto a dinamiche che portano ad abbassare i livelli di formazione e di informazione. Non c'entra niente la censura». Dunque il ministero con il nuovo anno si pone l’obiettivo «di promuovere il protagonismo delle studentesse e degli studenti per la realizzazione di un decalogo che li aiuti a riconoscere le notizie false e che fornisca loro indicazioni su come informarsi in modo corretto e completo».
L'impegno di Facebook
Da parte sua il presidente della Camera Boldrini ha sottolineato che «dare il via nel nostro Paese a un progetto di educazione civica digitale vuol dire restituire la fiducia che migliaia di italiani ci hanno dato firmando l'appello #bastabufale». Una adesione che ha raggiunto le 35mila firme. Un progetto, quello annunciato dal ministro Fedeli, che vedrà coinvolti come parte attiva non solo la Rai, la Fieg, Confindustria, ma anche Facebook e Google, spesso chiamati in causa sulla vigilanza di quanto viene scritto sulla rete. "Abbiamo avviato campagne e azioni pratiche - dice Richard Allan, Vicepresident public policy di Facebook - per rispondere a questo scenario. Siamo in buona fede. So che dobbiamo fare di più e più velocemente, ci stiamo attrezzando".
In campo Rai, Fieg e Confindustria
"Non intervenire contro le fake news significa costruire una società di rabbia, di conflitto" andando verso una "società anarchica" ha commentato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia presente all'evento. Per la presidente della Rai Monica Maggioni un antidoto ai falsi è "tornare a un giornalismo che sia autorevole e credibile grazie ai suoi fondamenti metodologici", con una rigorosa verifica delle fonti.