venerdì 16 febbraio 2024
«Tutto merito delle opposizioni e dei cittadini che non mi hanno votato», dice. E chiosa: «Non si può lasciare la città in mano a incapaci totali»
Una settimana dopo, il sindaco Bandecchi ritira le dimissioni

ANSA

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Colpo (quasi) di scena, un altro: non solo il sindaco di Terni ritira le sue dimissioni, ma sottolinea come sia «tutto merito dell'opposizione». La notizia arriva con la conferma in una nota del Comune di Terni: «Nella tarda mattinata di venerdì 16 febbraio 2024, il sindaco Stefano Bandecchi ha presentato le revoca delle dimissioni». Oltre che con la lettera «al presidente del Consiglio comunale e per conoscenza al Prefetto», per comunicare «ufficialmente la revoca delle dimissioni presentate al Consiglio comunale, assunte al protocollo del Comune di Terni il 9 febbraio 2024».

Ed è lui stesso a spiegare. «C'è stata una situazione molto particolare – racconta - prima l'opposizione, appunto, che ha fatto di tutto per convincermi e c'è riuscita perfettamente: non si può lasciare una città in mano a degli incapaci totali». Poi i suoi concittadini: «Mi hanno chiesto di non dimettermi - continua -. Mi hanno stretto la mano, la maggior parte di quelli che sono venuti mi hanno detto di non avermi votato, eppure mi hanno chiesto di restare perché con me la città sta cambiando faccia solo grazie a me».

Il fondatore dell’Unicusano ed ex patron della Ternana è uomo avvezzo alla ribalta delle cronache, quello che in campagna elettorale disse «Mi prendo Terni, poi l’Umbria, poi Roma», ad esempio. O che, dopo un’annataccia della Ternana in serie B, minacciò di «bruciare lo stadio». Oppure che, ancora, finì da protagonista in un video virale per la quasi rissa in Consiglio comunale, quando lo scorso agosto venne fermato da due vigili urbani, un consigliere comunale e dal vicesindaco, mentre tentava di aggredire l’ex candidato sindaco ternano di Fdi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, o almeno così si pensava, è l'intervento pesantemente sessista da lui pronunciato in Consiglio comunale il 22 gennaio, in occasione della discussione di una proposta delle opposizioni sulla violenza di genere. Malgrado le proteste e le richieste di dimissioni piovute dopo quell'uscita, sia a livello locale sia a livello nazionale, Bandecchi aveva annunciato che avrebbe lasciato la carica «per motivi politici». Ieri la retromarcia.

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