Gli italiani non rinunciano all'azzardo on line, soprattutto alle scommesse sportive, usando sempre di più smartphone e tablet, e, nonostante la crisi, la spesa destinata a questa voce nel 2014 ha registrato una lieve crescita, arrivando a toccare quota 728 milioni di euro, pari a +0,4% sul 2013 e attestandosi a una
penetrazione del 4,2% sulla spesa totale (online + offline) del gioco d'azzardo.
Lo rivela la fotografia scattata dall'Osservatorio Gioco Online del
Politecnico di Milano, promosso congiuntamente con l'Agenzia delle
dogane e dei Monopoli - Area Monopoli e Sogei, la società in house di
Ict del Ministero dell'Economia e delle Finanze, partner tecnologico
dell'Agenzia nel comparto del gioco.
Come cambia l'azzardo
La leggera crescita della spesa è l'esito di dinamiche contrapposte:
da un lato aumenta la spesa relativa alle scommesse sportive, ai
casinò games e altri giochi, dall'altro prosegue anche nel 2013 il
trend negativo di Poker e Bingo. I giocatori abituali, attivi
mensilmente, diminuiscono del 4%; due su tre mantengono una spesa
inferiore ai 50 euro al mese e guardano sempre più ai canali mobile.
Smartphone & tablet, accoppiata "perdente"
"Il mobile (smartphone+tablet) continua a
confermarsi come uno dei principali ambiti di innovazione del
settore", afferma Marco Planzi, responsabile della ricerca
dell'Osservatorio del Politecnico di Milano. "La spesa
generata attraverso smartphone e tablet raddoppia e raggiunge i 99
milioni - aggiunge - con un tasso di penetrazione del mercato di quasi
il 14%, che raggiunge il 25% nel caso delle Scommesse Sportive.
L'immediatezza offerta dal mobile nel seguire live gli eventi sportivi
contribuirà ulteriormente allo sviluppo di questo canale". Smartphone e tablet sono quindi un'accoppiata perdente, nel senso che fanno perdere sempre più soldi agli italiani nell'azzardo.
Qualche cifra
Entrando nel dettaglio dei diversi giochi, la spesa per le scommesse
sportive è cresciuta dell'11% circa fino a quota 214 milioni, toccando
i valori massimi dal 2010, grazie alla presenza nei mesi estivi del
2014 dei mondiali di calcio e alla presenza del palinsesto
complementare, che consente di piazzare scommesse su eventi proposti
dai concessionari all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e da essa
autorizzati.
La spesa per il Poker nelle sue due componenti "a torneo" e "cash"
è diminuita del 20%, fermandosi a 178 milioni di euro, mentre quella
per i Casinò Games è cresciuta del 7,5% nel 2014 e ha raggiunto 257
milioni di euro.
La spesa per tutti gli Altri Giochi (Bingo,
Scommesse Virtuali, Scommesse Ippiche, Altri Skill Games a Torneo,
Lotto, Lotterie, ecc.) è in crescita del 9% e vale 79 milioni di euro.
La crescita è legata perlopiù alle Scommesse Virtuali (introdotte a
dicembre 2013), la cui Spesa ha superato i 10 milioni, e al Lotto
(introdotto ad aprile 2013) che ha superato gli 8 milioni di Spesa, in
crescita del 71%.
"All'interno del panorama dell'entertainment in Italia, la lieve
crescita del Gioco Online si dimostra inferiore a quella degli altri
mercati", afferma Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori
Digital Innovation del Politecnico di Milano. "I Videogiochi e
Consolle e il botteghino Calcio sono aumentati del 7%, il botteghino
Teatro del 4,5% e il botteghino Cinema di quasi il 2%".
"Il Gioco Online risulta vivere una dinamica completamente differente
rispetto a quella mostrata dagli altri mercati digitali transazionali,
-spiega Rangone - i quali proseguono il percorso di crescita con tassi
importanti: nel 2014 l'eCommerce B2c è cresciuto del 17%,
l'Online&Mobile Gaming del 11% e il Digital Content del 7%."
Quanti sono e chi sono i giocatori on line?
I giocatori on line in media
ogni mese nel 2014 sono circa 640 mila (erano 670 mila del 2013 e 732
mila nel 2012). I due terzi dei giocatori sono residenti al Centro-Sud
e quasi il 60% ha un'età compresa tra i 25 ed i 44 anni. Come negli
anni precedenti, i due terzi dei giocatori online attivi mediamente in
un mese spendono meno di 50 euro e più della metà gioca
saltuariamente.
Occorrono nuove norme e più tutele, a partire dai minori
"Per lo sviluppo del settore, ci aspettiamo che l'esercizio da parte
del governo della delega fiscale ristrutturi il settore del Gioco in
Italia. La delega fiscale introdurrà un"unica aliquota tra i diversi
tipi di giochi favorendo la competitività del sistema del Gioco legale
italiano rispetto alle giurisdizioni dot com favorendo una maggiore
tutela dei minori e dei giocatori in generale" afferma Luca Turchi,
dirigente dell'Agenzia delle dogane e dei Monopoli - Area Monopoli.
"Nella stessa direzione va anche la maggiore
standardizzazione tecnologica dei diversi mercati europei incominciata
nel 2014. Standard tecnologici comuni permettono di estendere la
tutela dei consumatori europei, incentivano gli operatori ad acquisire
licenze anziché operare offshore e agevolano l'innovazione tecnologica
nel settore nello sviluppo di piattaforme e interfacce di gioco
coinvolgenti e rispettose delle normative", aggiunge Turchi.