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Misura cautelare per il sindaco dimissionario di Avellino, Gianluca Festa. Esponente di una lista civica, ex ambientalista ed ex Pd (che però ora è all’opposizione della sua giunta, essendo stato battuto proprio da Festa il suo candidato) è coinvolto in un'indagine per peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità ed è ora ai domiciliari insieme a un architetto, Fabio Guerriero, fratello di un consigliere comunale, e all'architetto Filomena Smiraglia, già dirigente dei settori Lavori Pubblici e Attività Produttive.
L’inchiesta che aveva portato alle dimissioni del sindaco, va avanti da tempo. Il blitz all’alba. I carabinieri, titolari dell'indagine della procura di Avellino, in collaborazione con unità cinofile della Guardia di Finanza di Avellino e Napoli, hanno anche eseguito perquisizioni a carico del vicesindaco Laura Nargi, del consigliere Diego Guerriero (fratello di Fabio), capogruppo di Viva la Libertà, lista civica a sostegno di Festa, che risultano indagati, e dei fratelli Canonico, presidente e commercialista della DelFes, squadra di basket serie B.
Al centro delle indagini, c’è proprio la squadra di basket di serie B, per il cui salvataggio Festa, da sempre appassionato di questo sport, si era impegnato e personalmente esposto. Per gli inquirenti, ha ottenuto sponsorizzazioni da imprese che erano assegnatarie di appalti e affidamenti dal Comune di Avellino. Gli inquirenti ipotizzano per questo che esista un'associazione a delinquere. Ma le vicende contestate sono molpetlici e diverse fra loro.
Un'indagine lunga e complessa. Intercettazioni telefoniche, telematiche e di conversazioni tra presenti - in uffici e a bordo di autovetture in uso agli indagati - sono state avviate nel settembre del 2023 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino, e a cui è stato dato riscontro attraverso l'attivazione sistematica di servizi di osservazione, controllo e pedinamento, acquisizioni documentali di natura amministrativa, fiscale e bancaria e dall'analisi del contenuto di dispositivi informatici-telematici sequestrati in occasione delle perquisizioni svolte durante le indagini.
In un lungo comunicato il procuratore della Repubblica Domenico Airoma parla di diversi filoni di indagine seguiti e fa anche riferimento a presunti tentativi di depistaggio (facendo sparire il suo pc), rivelazioni del segreto d’ufficio (in relazione ad alcuni concorsi pubblici comunali che per l’accusa sarebbero stati pilotati) e inquinamento probatorio. La misura cautelare, ricostruisce il comunicato della Procura, è scattata in paricolae per un presunto episodio di corruzione da parte di un imprenditore titolare di una catena nel settore della ristorazione, anche lui indagato, che avrebbe riconosciuto «utilità economiche» a Festa «sempre sotto forma di finanziamento al privato». Il sindaco nonostante le dimissioni in questi giorni non aveva rinunciato a una incisiva attività comunicativa a difesa del suo operato, è di ieri un lungo comunicato della giunta, che faceva ipotizzaare a una sua volontà di riproporsi.
«Oggi è un giorno triste per tutti, per l'amministrazione pubblica e per i cittadini, per la destra come per la sinistra, perché non vince nessuno e perde la città. Si tratta di una sconfitta per tutti», scrive in una nota il deputato avellinese Michele Gubitosa, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle.
In un comunicato il Pd ricorda che Festa è stato espulso nel 2021 e che per tutti i cinque anni della sua gestione è stato sempre all'opposizione non solo politica, ma persino «antropologica» della sua gestione. In campo per i dem era già sceso, in vista delle prossime amministrative, prima della svolta giudiziaria, l'ex presidente del Consiglio comunale Antonio Gengaro, la cui cadidatura vede la convergenza di tutto il campo largo, mentre il centrodestra è ancora in una fase di riflessione.