Tragedia sul fiume Adige in Veneto, dove tre ragazzi tra i 15 e i 17 anni, tutti di origine marocchina, sono scomparsi tra le acque a Cavarzere (Venezia) senza più riemergere. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato al momento due corpi, ma sono uno dei due è stato già identificato, riconosciuto dal padre straziato che attendeva l'esito delle ricerche sul greto del fiume. Le ricerche proseguono senza sosta per recuperare anche il terzo, con le speranze ormai al lumicino.La tragedia di Cavarzere si è consumata in pochi minuti, ma è proseguita fino a sera con i familiari e gli amici dei tre ragazzini accalcati sull'argine, in un'attesa crescente divenuta cupa disperazione, a mano a mano che la speranza del ritrovamento in vita del gruppetto di amici svaniva. I tre minorenni - con loro c'era anche un dodicenne, rimasto a riva - avevano scelto una spiaggetta di sabbia su un'ansa del fiume, in località Marice, per scendere in acqua e rinfrescarsi. Quando il primo dei due 15enni è entrato in acqua è subito apparso in difficoltà. In quel tratto l'Adige è infido, può passare da una profondità di pochi centimetri a qualche metro. In soccorso si sono tuffati così il suo coetaneo e il 17enne, l'unico che sapeva nuotare. Ma a loro volta sono stati risucchiati dalla corrente, non riuscendo più a tornare indietro. "Ho visto dei ragazzini sbracciarsi, per richiamare l'attenzione - ha raccontato un testimone -. Però, una volta arrivato sull'argine, ho fatto solo in tempo a vedere uno dei tre che tentava di risalire a galla, inabissandosi di nuovo nel fiume". L'uomo ha dato l'allarme al 112. Sul posto sono giunti i carabinieri di Chioggia insieme con i Vigili del fuoco,supportati anche da un elicottero. Dal velivolo, tuttavia, non è stata avvistata traccia dei tre amici, così le ricerche si sono concentrate direttamente sul fiume, con la squadra dei subacquei. Il corpo della prima vittima, Abdelilah Bahri, 15 anni, è stato individuato dai sommozzatori in una 'buca' del fiume a tre metri di profondità e a una cinquantina di metri dalla lingua di sabbia dove i giovani si erano tuffati. Il riconoscimento di Bahri è stato fatto dal padre del giovane, che era in attesa sull'argine. Dopo un paio d'ore è stato ripescato un secondo corpo, ancora non si sa di chi. Le ricerche da parte dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco (in serata è subentrata a quella di Vicenza la squadra di Mestre) proseguiranno a oltranza con l'aiuto di potenti fari subacquei, dato che la scarsa visibilità del fondale non presenta grandi differenze tra giorno e notte, spostandosi via via lungo il tratto dell'Adige che porta alla foce, in mare. Se non vi fossero risultati il timore è che si debba attendere qualche giorno perchè la corrente faccia riemergere l'ultima salma, che potrebbe finire oltre la foce.
Vigili del fuoco, Carabinieri e sommozzatori sono impegnati nella ricerca a oltranza. Il gruppo di amici marocchini era sceso su una piccola lingua di sabbia per cercare un po' di refrigerio a Cavarzere (Venezia).
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: