Le Twin Towers crollarono in diretta televisiva mondiale. I telegiornali di quei momenti riportano la voce scioccata dei giornalisti, le urla della gente che scappa, l’incredulità dei presenti. Su molti canali i programmi Tv vennero interrotti per dare la notizia. In Italia, ad esempio, molti bambini videro le immagini delle Torri perché una puntata della Melevisione venne improvvisamente interrotta per un’edizione speciale del Tg3. Nelle foto: persone che guardano in diretta le torri gemelle da Times Square l’11 settembre 2001. - Reuters
“Are you guys ready? Okay. Let's roll”, “Siete pronti ragazzi? Ok, diamoci dentro”. Disse così Tom Beamer, uno dei passeggeri del volo United Airlines 93, dopo aver recitato un “Padre Nostro” e il Salmo 63. Subito dopo, partirà all’assalto dei dirottatori, insieme ad altri passeggeri. La rivolta delle persone a bordo del volo evitò che il velivolo raggiungesse il bersaglio immaginato dagli attentatori, probabilmente la Casa Bianca o il Congresso. Ciò che accadde sull’aereo è stato ricostruito grazie alle numerose telefonate che i passeggeri riuscirono a fare dalla cabina dell’aereo. A bordo scoprirono che altri due aerei erano stati dirottati al World Trade Center, capirono di essere vittime di un attentato suicida e, uniti, decisero di agire di conseguenza. Attaccarono i dirottatori ma non riuscirono a prendere il controllo dell’aereo, che si schiantò vicino a Shanksville, in Pennsylvania. Tutti, passeggeri e dirottatori, morirono. Sul luogo dello schianto, il memoriale “Flight 93 National Memorial” li ricorda, in un prato e accanto a un bosco di cicuta. In foto: una parte del memoriale. - Reuters
Le vittime degli attentati dell’11 settembre furono 2.977, più i 19 dirottatori. Negli schianti al World Trade Center rimasero uccise 2.753 persone. Alcuni si lanciarono dalle finestre degli edifici, come testimoniato dalla foto “The falling man”, l’immagine forse più drammatica di quella giornata. Si stima che le persone presenti nelle torri fossero circa 17.000. Delle vittime al Wtc, 343 furono vigili del fuoco, molti dei quali arrivati sul luogo prima del crollo definitivo delle torri. Le vittime al Pentagono furono 183, mentre sul volo United Airlines 93, che si schiantò in Pennsylvania, furono 40. I resti trovati al Ground Zero (oggi si chiama così il sito dove si trovavano le torri gemelle) continuano ad essere identificati nel tempo, anche ad anni di distanza dall’attentato. Ad ottobre 2019 si calcolava che le vittime identificate fossero 1645, il 60% delle 2753 registrate. In foto: immagini dei dispersi e delle vittime dell’11 settembre 2001. - Ansa
L’ultimo detrito del World Trade Center venne portato via il 30 maggio 2002, 9 mesi dopo gli attentati. Ogni anno questo giorno viene celebrato per ricordare le migliaia di persone, professionisti e volontari, che aiutarono nei lavori per sgombrare l'area. Alcuni detriti hanno avuto negli anni una destinazione particolare. Un esempio: alcuni ingegneri che lavorano con la Nasa hanno trasformato un pezzo di alluminio recuperato al World Trade Center in alcuni scudi usati su due rover inviati su Marte per svolgere alcune ispezioni (i rover “Spirit” e “Opportunity”). Sugli scudi sono state disegnate alcune bandiere americane. La notizia è stata diffusa nel 2004. In foto: alcuni vigili del fuoco lavorano al sito del World Trade Center. - Ansa
Il crollo delle Torri causò l’emissione di detriti tossici nell’aria, come amianto, piombo e cemento polverizzato. Il “US Centers for Disease Control and Prevention” ha stimato che 400’000 persone siano state esposte alle sostanze tossiche. Tra le conseguenze possibili ci sono il cancro e diversi problemi respiratori. Secondo la polizia di New York, 241 ufficiali sono deceduti nei 18 anni che hanno seguito l’11 settembre proprio a causa delle malattie causate dall’inalazione delle polveri. Lo stesso sarebbe successo anche a 204 vigili del fuoco, secondo la Uniformed Firefighters Association di New York. Tra questi, secondo la Bbc, anche Daniel Foley, un vigile del fuoco ricordato per aver estratto “miracolosamente” vivo dalle macerie delle torri il proprio fratello. È morto nel 2020, a 46 anni, di cancro. In foto: lavori nel sito del World Trade Center. - Reuters
Fu un cane a trovare l’ultima persona estratta viva dalle macerie del World Trade Center, 27 ore dopo gli attentati. Era uno dei 300 addestrati a cercare l’odore umano, che parteciparono al recupero di persone. Perché potessero svolgere al meglio il loro lavoro, furono affiancati da diversi veterinari. I cani vennero utilizzati anche come animali da terapia per i vigili del fuoco che lavorarono ininterrottamente per le ore successive al crollo delle torri. - Ansa
Due vuoti nel terreno in mezzo a tutti i grattacieli della città. Il memoriale dell’11 settembre si chiama “Reflecting Absence”, “Riflesso dell’Assenza”, ed è nato dal progetto dell'architetto Michael Arad e del paesaggista Peter Walker. Due piscine si trovano oggi in corrispondenza delle Torri Gemelle, ognuna di 4.000 metri quadrati. Dentro sono state create le cascate artificiali più grandi degli Stati Uniti, che coprono i rumori della città. I nomi delle 2977 vittime sono scritti sulle placche che segnano i confini delle piscine. A questi, sono stati aggiunti i nomi delle sei persone che vennero uccise al World Trade Center nel 1993, quando un furgone-bomba esplose nel parcheggio sotterraneo. Anche in quel caso, l’obiettivo dei terroristi era far implodere le torri e causare la morte di migliaia di persone. Il “Centro di commercio mondiale” ha assunto oggi un nuovo volto: diversi edifici sono stati costruiti, tra cui il One World Trade Center, un grattacielo alto 540 metri, inaugurato nel 2014 e conosciuto anche come “Torre della Libertà”. In foto: visti dall’alto, il memoriale dell’11 settembre e la “Torre della Libertà”. - Reuters
In foto: alcuni studenti al 9/11 Memorial. Molti dei visitatori non erano ancora nati nel 2001. Il memoriale prevede anche percorsi per i bambini e per le famiglie. - Reuters
In foto: un'immagine delle Torri Gemelle pochi istanti prima dell'impatto con il secondo aereo. - Reuters
In foto: centinaia di bandiere americane piantate in un giardino per commemorare l'11 settembre 2001, a Boston. - Ansa
L'11 settembre 2001, alle 8.46 (ora americana) il primo aereo si schiantò contro la Torre Nord del World Trade Center, il “Centro del commercio mondiale”, simbolo del potere economico degli Stati Uniti. La seconda torre fu colpita alle 9.03. Nell’arco di 1 ora e 42 minuti, entrambi gli edifici collassarono a terra. Alle 9.37, un terzo aereo colpì il Pentagono, sede del dipartimento della Difesa e simbolo del potere militare americano. Un quarto aereo non raggiunse l’obiettivo immaginato dai dirottatori: si schiantò al suolo alle 10.03, in Pennsylvania.