Èarrivata martedì sera su Canale 5 la serie spagnola in quattro parti e otto episodi La cattedrale del mare, già da tempo disponibile sulla piattaforma di Netflix che la produce insieme ad altri. Nonostante ciò è pur sempre una prima televisiva che in tempi di repliche non può che essere salutata con favore. E poi non è male, tutt’altro. Ambientata nella Barcellona del XIV secolo, La cattedrale del mare racconta la storia di Arnau Estanyol, un giovane alla ricerca del proprio riscatto dalla condizione di fuggitivo e di servo della gleba. Nei primi due episodi, in cui è protagonista insieme al padre, lo abbiamo seguito dalla nascita all’adolescenza. Nei successivi lo vedremo negli anni della maturità. Sullo sfondo delle vicissitudini di Arnau (che non sono poche), assistiamo alle vicende storiche dell’epoca, inquisizione compresa, ma soprattutto alla costruzione tra il 1329 e il 1383 della basilica gotica di Santa Maria del Mar, la cosiddetta «cattedrale del popolo». Da qui anche il titolo della serie, tratta dall’omonimo bestseller opera prima del sessantaduenne avvocato spagnolo Ildefonso Falcones, che si presenta letteralmente come un romanzo storico popolare: per il tipo di vicenda, per il popolo protagonista, appunto, e per i personaggi fortemente caratterizzati e nettamente divisi tra buoni e cattivi. La cattedrale del mare racconta una storia fatta di contrasti, tra guerra e pestilenze, libertà e schiavitù, ricchezza e povertà, lealtà e vendetta, tradimenti e amore, in un mondo segnato da intolleranza religiosa, ambizione materiale e isolamento sociale. Non senza, però, riferimenti interessanti, almeno in questa fase iniziale, a valori come la maternità e la paternità, anche se resta difficile conciliarli in un amore sponsale spesso calpestato da matrimoni d’interesse e violenze tra le mura domestiche. È presente il tema della fratellanza e ci sono riferimenti interessanti anche alla religiosità e alla devozione popolare. Non a caso al centro della vicenda, da cui traspare l’orgoglio indipendentista catalano, c’è la costruzione dell’imponente chiesa mariana (che tra l’altro non sarà mai cattedrale). Notevoli le ambientazioni e le scene di massa indispensabili in una serie storica.