L'intervista più attesa è stata lasciata per ultima, mentre il personaggio più noto è stato messo all'inizio. Vittoria Schisano ed Emilio Fede sono entrati così, con Alex Schwazer e Lele Mora, in un poker di personaggi che hanno fatto della trasgressione la cifra della loro vita. Certo, le trasgressioni sono diverse: si va da chi è finito in vicende di “bunga bunga” a chi è ricorso al doping nello sport, a chi nata uomo è diventata donna. Tutti e quattro, in ogni caso, hanno utilizzato ogni mezzo, lecito o illecito, per arrivare in alto. Per questo gli è stato chiesto di “confessarsi” davanti alle telecamere mandando un messaggio a una persona a loro vicina e raccontando senza filtri la loro verità rispondendo alle domande di Peter Gomez, il direttore di ilfattoquotidiano.it al debutto televisivo con La confessione: quattro interviste di mezz'ora in due tarde serate, il mercoledì, su Nove. L'idea è quella, appunto, di un lungo colloquio in cui «le domande – dice Gomez – si fanno non per condannare, ma per capire». In qualche caso, diciamo la verità, si fanno anche per forzare certi iter italiani a loro dire «troppo burocratici» come quello per cambiare sesso. I tempi diluiti, comunque, e l'ambientazione classica in una sorta di monolocale con l'intervistato seduto su una normale poltroncina davanti a un tavolo, favoriscono realmente la “confessione”. Quantomeno mettono l'ospite a suo agio. L'unica concessione alla tecnologia è un iPad per mostrare le foto, ma è collocato su un tradizionale leggio da scrivania. Dei quattro intervistati, però, non tutti hanno “approfittato” dell'opportunità fino in fondo. Schwazer è apparso il meno schietto. Lele Mora si è confermato uno che parla poco e si è tenuto i suoi segreti. Più divertente, diciamo così, l'intervista all'ottantaseienne ex direttore del Tg4 con le vecchie storie dei suoi nomignoli (“invidiato speciale”, “sciupone l'africano”…) e le battute della serie: «Tutte le mattine leggo i necrologi. Se non ci sono, mi alzo e mi faccio la barba». Di forte impatto il colloquio con Vittoria Schisano (Giuseppe prima della transizione). A parte le solite questioni della «donna nel corpo di un uomo», l'attrice un tempo attore si è mostrata molto presente a se stessa rispondendo con sufficiente cognizione di causa anche a domande sulla fede. Al che si rimane un po' spiazzati.