Per le famiglie è tempo di assegni
Ai nuclei familiari in difficoltà non resta che ricorrere, esclusivamente nel corso di questo mese, a piccoli sussidi, frammentati fra i diversi enti locali. Con una novità: da quest'anno, le amministrazioni pubbliche non possono più richiedere ai cittadini documenti e notizie che siano già in possesso di altri uffici pubblici, così che eventuali documenti da allegare alle domande possono essere sostituiti da autocertificazioni.
Bonus bebè. Confermato anche per il 2012 il bonus previsto dalle Regioni alle famiglie italiane e straniere che nel corso del 2011 hanno avuto oppure adottato un bambino. Spetta ai residenti con un reddito Isee stabilito dalla stessa regione. Anche l'importo del bonus varia secondo la regione. Le domande si presentano al proprio Comune entro il 31 gennaio.
Assegni familiari del Comune. Gli assegni previsti dal Comune spettano alle famiglie con almeno tre figli di età inferiore a 18 anni. Devono essere richiesti entro il 31 gennaio con riferimento all'intero 2011. L'importo è di 131,87 euro mensili per tredici mensilità, a condizione che il reddito (valutato secondo l'Isee di una famiglia di 5 persone) non superi i 23.736,50 euro. La concessione dell'assegno dura per i mesi durante i quali sono presenti nella famiglia almeno tre figli minori. Il pagamento avviene tramite l'Inps a semestri posticipati, entro il 15 luglio 2012 ed il 15 gennaio 2013.
Assegno di maternità del Comune. Un particolare assegno di maternità è pagato dai Comuni tramite gli uffici dell'Inps. L'assegno spetta a tutte le cittadine italiane, a quelle dell'Unione europea ed anche alle extracomunitarie, in caso di nascite, adozioni e affidamenti preadottivi avvenuti nel 2011, a condizione di rientrare nei limiti del redditometro, che per questo assegno è di 32.967,39 euro riferiti ai redditi del 2011 per una famiglia di tre persone. Il suo importo è di 316,25 euro mensili, per cinque mensilità, per un totale di 1.581,25 euro. È possibile ottenere questo assegno anche per i figli del coniuge convivente. Le richieste vanno presentate entro il 31 gennaio al Comune di residenza.
Assegno di maternità dello Stato. Questo assegno, previsto dallo Stato ma pagato dall'Inps, può essere richiesto sia dalla madre sia dal padre, italiani o stranieri, anche per adozione o per affidamento preadottivo. In merito ai requisiti necessari, la madre deve avere almeno 3 mesi di contributi per maternità versati tra i 18 e i 9 mesi che precedono il parto o l'adozione. Al padre sono richieste le stesse condizioni stabilite per la madre.