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“Non mi lasciare” Poliziesco a Venezia

Andrea Fagioli mercoledì 12 gennaio 2022
Il tema è decisamente attuale: i reati informatici e i crimini contro l'infanzia. Ma lo svolgimento necessita come sempre di includere elementi thriller, qualche scheletro nell'armadio e una storia d'amore. Anche la nuova fiction di Rai 1, Non mi lasciare, in onda il lunedì per quattro settimane, rispetta l'impostazione di molte serie tv, nella circostanza l'ennesimo poliziesco, questa volta interpretato da Vittoria Puccini nei panni di Elena Zonin, vicequestore di Polizia. Elena vive e lavora a Roma dov'è impegnata nel dare la caccia a un'organizzazione di pedofili responsabile del rapimento e della vendita in rete di minori. Ma il ritrovamento nella laguna di Venezia del corpo senza vita di un ragazzino, la convince che il caso sia riconducibile alla più vasta inchiesta alla quale si dedica da anni. Per lei andare a Venezia significa anche tornare a casa, perché è da lì che se n'è andata misteriosamente vent'anni prima. Qui ritrova Daniele (Alessandro Roia), l'amore di un tempo, diventato a sua insaputa poliziotto pure lui, e Giulia (Sarah Felberbaum), la moglie di Daniele, che all'epoca era la sua migliore amica. Elena si ritrova così stretta tra i ricordi e i luoghi della giovinezza, proprio mentre l'indagine la spinge ad affrontare un caso complesso di crimini contro i minori. Va quindi riconosciuto alla Rai il coraggio di proporre un tema del genere in una fiction da prima serata, ma anche la paura che senza il contorno accennato la storia fosse poco digeribile per il pubblico di Rai 1. A mettere tutti d'accordo ci pensa la magia di Venezia, ma non quella da cartolina, bensì quella dei canali meno frequentati. Ad esempio un insistito inseguimento tra le calli a base di salti da parkour permette al regista Ciro Visco di mostrare gli angoli più reconditi della città.