La Finanziaria 2003 offre ai lavoratori socialmente utili la possibilità di anticipare i tempi della pensione oppure di inserirsi in un'attività lavorativa stabile. Le iniziative della legge per favorire l'uscita di migliaia di lavoratori dalla condizione di disoccupazione e di precariato - il "bacino" degli Lsu conta ancora 66 mila unità - richiedono però di essere attuate in tempi brevissimi. Le prime pensioni dovrebbero partire, a pieno titolo, già dal 1° febbraio 2003; per questo l'Inps è attualmente impegnato ad individuare i singoli interessati secondo le disposizioni della legge finanziaria.
La pensione anticipata (di vecchiaia o di anzianità) viene offerta ad una precisa fascia di lavoratori socialmente utili, quelli che percepivano l'Asu, l'assegno di utilizzo nei lavori sociali, a dicembre 2002. A questo requisito va aggiunta un'ulteriore condizione: non devono mancare più di cinque anni dalla maturazione dei contributi richiesti per la pensione.
è tuttavia possibile rifiutare il pensionamento anticipato ma, in questo caso, la legge dispone che chi rifiuta la pensione esca definitivamente dalla categoria dei lavoratori socialmente utili, perdendo ogni beneficio fiscale, previdenziale e assistenziale e diventi quindi "disoccupato" senza sussidi di sorta.
Per chi desidera invece la pensione, si rende necessario accertare al più presto se sussiste la condizione contributiva prevista dalla legge. In base ai dati dei suoi archivi, l'Inps invierà nei prossimi giorni agli interessati una lettera personalizzata con l'estratto conto dei contributi utili alla pensione. Se i contributi risultano insufficienti, il lavoratore potrà aggiungerne altri non ancora registrati (es. servizio militare).
In base all'estratto conto, viene segnalata la data esatta di maturazione dei requisiti richiesti. Dalla segnalazione dell'Inps decorrono 60 giorni a disposizione dell'interessato per richiedere la pensione. Per l'occasione, l'Istituto ha assicurato l'apertura di sportelli riservati agli Lsu. Il termine per la domanda di pensione è a pena di decadenza, trascorso il quale si perde ogni diritto di pensione e di assegni. Una volta liquidata la pensione, il lavoratore ha l'onere di coprire con normali versamenti volontari i periodi abbuonati. Il costo dei contributi è per metà a carico dell'apposito Fondo ministeriale. Completati, infine, tutti i versamenti, la pensione in pagamento verrà ricalcolata in via definitiva tenendo conto anche dei contributi volontari.
Qualora non sussista il diritto alla pensione entro il 2003, il lavoratore può richiedere un finanziamento (circa 9.300 euro) per avviare una propria attività autonoma o parasubordinata o per associarsi in cooperativa. Se invece si fa assumere come dipendente, il bonus spetta all'azienda. In tutti i casi, oltre al finanziamento, il lavoratore ha diritto a riscuotere anticipatamente gli assegni Asu che avrebbe potuto percepire fino a tutto il 2003.