Ricattatrice sotto ricatto. Per il suo debutto in una serie televisiva, Jennifer Lopez sceglie di diventare Harlee Santos, una detective corrotta di New York, costretta a collaborare con una squadra anticorruzione dell'Fbi e a tradire i suoi colleghi (tutti altrettanto corrotti) tra cui il tenente Bill Wozniak (Ray Liotta). La serie, in onda il mercoledì in prima serata su Canale 5, s'intitola Shades of blue. Il blu è quello delle divise dei poliziotti americani. Le sfumature sono i vari modi di onorare o infangare quelle divise. I poliziotti del New York City Police Department impiegati a Brooklyn, essendo tutti molto abili, hanno scelto di sfruttare divisa e distintivo anche per i propri fini, stringendo accordi con i criminali della zona, chiedendo tangenti per chiudere un occhio. Harlee (madre single, tosta e determinata) lo fa per mantenere la figlia agli studi in una prestigiosa scuola di musica. Ognuno degli altri ha propri motivi per arrotondare il magro stipendio di servitore dello Stato. Colta sul fatto mentre tenta estorcere denaro a un presunto malvivente, Harlee sarà costretta, pena il carcere, a diventare la "talpa" del gruppo per conto dei federali, che vogliono scoprire l'intero giro di corruzione all'interno della polizia locale. A venticinque anni di distanza da un paio di precedenti serie, la Lopez torna in tv con una fiction che si è cucita addosso anche come produttore esecutivo. La bella attrice, dall'improbabile aspetto della poliziotta di quartiere, se la cava bene, molto meglio del previsto: riesce a rendere credibile il controverso personaggio della donna pronta a tutto al quale si contrappone (nella tradizionale lotta tra male e bene) il giovane collega ancora non corrotto, Loman, che non riesce a convivere con il senso di colpa per aver sparato a un uomo disarmato e averlo ucciso per un suo errore di valutazione proprio nel corso di un intervento in coppia con Harlee, che poi s'inventerà una messa in scena per salvare la recluta, ma anche se stessa e il proprio gruppo da scomode inchieste. Gli ingredienti del genere, insomma, ci sono. Manca un po' di ritmo, anche per i più episodi proposti ogni volta che finiscono per rendere la serata troppo lunga. Partenza, inoltre, non certo esaltante in fatto di ascolti con uno share inferiore al dieci per cento.