Non sappiamo se per effetto della commovente vicenda della malattia e della prematura scomparsa di Nadia Toffa, ma di certo Le Iene (Italia 1) sembrano cambiate, in meglio. Che da sempre David Parenti e i suoi collaboratori facciano una buona tv d'inchiesta, quella che spesso non fanno i tg tradizionali, è riconosciuto. Al pari, però, di una certa faziosità, di alcune cadute di stile e anche di frequenti volgarità. L'impressione del cambiamento l'abbiamo avuta vedendo la puntata di martedì scorso delle Iene show. Tra l'altro condotta in solitaria da Nicola Savino, a parte il consueto contributo determinante in voce della Gialappa's band, in quanto Alessia Marcuzzi è risultata la mattina stessa positiva al Covid (in un videocollegamento ha usato la curiosa, ma anche fuorviante espressione di «leggermente positiva»). A parte la bravura di Savino in una conduzione garbatamente ironica, sono apparsi interessanti la maggior parte dei servizi: dal licenziato per Covid dopo 33 anni di lavoro nello stesso supermercato (licenziamento fortunatamente revocato dopo l'intervento delle Iene) allo «scandalo multopoli» con oltre 17 milioni di euro di multe tolte a influenti cittadini romani, fino al tornare giustamente sulla vicenda di Marco Pantani dimostrando la possibile (verrebbe voglia di dire certa) manipolazione del campione di sangue che stabilì l'ematocrito alto e la conseguente esclusione del grande ciclista dal Giro d'Italia del 1998 che si apprestava a vincere dopo averlo dominato. Ma il servizio che più ci ha colpito è “L'incredibile viaggio di Marika”, dedicato a una ragazza affetta da tetraparesi spastica distonica, che grazie alle Iene riesce, dopo una preparazione di molti mesi, a fare un viaggio in moto, in sella con Simone Zignoli, un giramondo su due ruote, mostrando tutta la sua felicità. «Dobbiamo vivere – urla Marika nonostante la difficoltà a esprimersi – e se anche cadiamo, chi se ne frega!». A questo punto stasera, visto che Le Iene show vanno in onda anche il giovedì con la conduzione tutta al femminile di Roberta Rei, Veronica Ruggeri e Nina Palmieri, c'è la possibilità di verificare se il presunto cambio di registro è definitivo o è stato solo occasionale.