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Le nozze di Real Time Solo fatidico apparire

Andrea Fagioli venerdì 15 marzo 2024
Tutte le volte ci ricaschiamo, pensando che qualcosa in meglio, sempre che sia possibile, possa essere cambiato in Matrimonio a prima vista, il docu-reality in onda il mercoledì su Real Time, giunto alla dodicesima stagione. Quest’anno si annunciavano pure delle novità, che poi si sono rivelate dei peggioramenti, ovvero al «gioco» di sposarsi senza aver visto prima la futura moglie o il futuro marito possono partecipare anche persone con un matrimonio alle spalle o dei figli. Questo ha fatto sì che sia aumentata l’età media dei convolanti alle nozze al buio, ma non certo la loro maturità, tutt’altro. Prova ne sia una delle coppie di questa edizione composta da un quarantaquattrenne e una trentacinquenne che si infamano dopo poche ore di convivenza. Tralasciamo persino i nomi per un minimo di rispetto nei loro confronti, anche se nel programma (per il quale loro stessi approvano la messa in onda) vengono presentati per nome e cognome. Del resto il matrimonio, sia pure civile (ci mancherebbe altro!), è valido a tutti gli effetti perché presenziato dal sindaco di Garzeno, in provincia di Como, Eros Robba. Anche se, come sottolineato altre volte, ci sarebbe da discutere sul fatto se si possa configurare come costrizione un matrimonio dettato da un format televisivo. A parte questo, anche per la coppia che si prende a male parole, l’importante è apparire. Prima si poneva la questione di avere o essere. Adesso, grazie a social e tv, si può parlare di apparire o essere, o meglio ancora: apparire per essere. Lasciamo poi perdere l’improbabile ruolo della sessuologa, del sociologo e del cosiddetto «life coach» (maestro di vita!) che dovrebbero formare le coppie in base a criteri di compatibilità e poi aiutarle nell’immancabile «percorso» (parola magica in tv) in questo caso di conoscenza e comprensione. I due di cui sopra devono avere sbagliato strada. © riproduzione riservata