La “Messa Glagolitica”, il capolavoro sacro di Janácek
Pochi meglio di lui sono stati in grado di entrare tra le pieghe più profonde della musica del compositore ceco, celebrandone l'impronta più colta e le radici popolari, la ricerca spirituale e la forza espressiva. L'impegno del compianto Belohlávek, scomparso nel 2017, è testimoniata ora da un doppio cd dedicato ad alcune tra le sue ultime registrazioni che affiancano tre pagine strumentali – la Sinfonietta, la rapsodia orchestrale Taras Bulba e la ballata per violino e orchestra The Fiddler's Child – al grande capolavoro “sacro” di Janácek, la Messa Glagolitica, il cui titolo deriva dall'utilizzo di un testo liturgico scritto nell'antico alfabeto paleoslavo (il glagolitico, appunto). Qualcuno ha paragonato la ricchezza e l'originalità delle architetture di questa partitura a quelle della Cattedrale della Sacra Famiglia di Gaudì a Barcellona. Nelle sue cinque sezioni – che ripercorrono i momenti liturgici corrispondenti a Kyrie (Gospodi pomiluj), Gloria (Slava), Credo (Veruju), Sanctus (Svet) e Agnus Dei (Agnece Božij) – la Messa Glagolitica viene infatti edificata su un'estrema varietà di piani di lettura che riflettono la complessità della sua struttura formale e narrativa. Il direttore guida un affiatato quartetto di cantanti solisti, le compagini del Prague Philharmonic Choir e della Czech Philharmonic Orchestra tra i diversi registri della sorprendente invenzione armonica di Janácek e di quei grandiosi affreschi sonori alimentati da una forte carica di energia interiore, ricreando atmosfere di profonda inquietudine e senso del mistero, a tratti melodrammatiche, dove oasi mistiche si alternano a squarci di violenza quasi barbarica e primitiva.
Leóš Janácek
Glagolitic Mass
Czech Philharmonic,
Jirí Belohlávek
Decca (2 cd, euro 24,00)