Alle nuove norme del Dicastero per la dottrina della fede «per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali» “Avvenire” ha già dedicato una presentazione (
tinyurl.com/4zes7fpb) da parte di Gianni Cardinale e un commento a firma di Riccardo Maccioni (
tinyurl.com/3jyza9n6). Ci sono due ulteriori aspetti che vorrei evidenziare giacché riguardano, anche se in maniera diversa, l’infosfera ecclesiale. Il primo è di carattere generale: nella breve «Introduzione» agli «Orientamenti generali» e alle «Procedure da seguire» (la sezione propriamente normativa) si legge che, «con l’avvento dei moderni mezzi di comunicazione», i fenomeni di cui il testo si occupa «possono attirare l’attenzione o suscitare la perplessità di numerosi credenti e la loro notizia può diffondersi assai rapidamente», nonché raggiungere «dimensioni nazionali e persino mondiali»: due dinamiche che, secondo il documento, devono suggerire ai vescovi, rispettivamente, sollecitudine nell’assumere delle decisioni e consapevolezza che tali decisioni avranno rilievo oltre i confini diocesani. In effetti tanto i media tradizionali, nelle loro componenti più popolari, quanto e a maggior ragione i media digitali, frequentano volentieri le tematiche relative alle apparizioni, mariane e non solo, contribuendo in gran parte a moltiplicare la devozione. La quantità di siti e account social relativi a Medjugorje è lì a dimostrarlo.
«Vedremo» da interpretare
E infatti il secondo aspetto riguarda proprio il fenomeno Medjugorje. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del documento, il 17 maggio, il prefetto cardinal Víctor Manuel Fernández ha risposto anche (nel video dei media vaticani
tinyurl.com/4szc46k9 a 1h14’18” e a 1h42’33” dall’inizio) a due domande di Manuela Tulli e di Iacopo Scaramuzzi sulla possibilità che «a breve» ci sia un «pronunciamento» su Medjugorje e sull’eventualità che tale fenomeno rientri già in uno dei sei «voti finali» previsti dal documento, il positivo “nihil obstat”. «Su Medjugorje non si è concluso ancora – ha detto il prefetto –, ma con queste norme pensiamo che sarà più facile andare avanti e arrivare a una conclusione. Vedremo»; e poi più esplicitamente ha parlato della necessità di studiare il caso alla luce della nuova normativa e della necessità di chiarire, pur formulando l’eventuale “nihil obstat”, «alcuni elementi». Ma «vedremo» è un verbo che calza assai male all’ambiente digitale. Ecco allora come fonti di diversa tipologia, ma tutte e tre aventi grande consuetudine con il fenomeno Medjugorje, hanno interpretato le parole assai circoscritte del cardinal Fernández e in generale l’insieme delle nuove norme. “Aleteia” anglofono (
tinyurl.com/yu8zvxj9) titola il suo resoconto: “Medjugorje verrà approvata?»; poi riporta tanto le parole che il prefetto ha pronunciato rispondendo alle due specifiche domande su Medjugorje quanto quelle riferite a molte altre domande (su apparizioni già dichiarate non soprannaturali, sulla figura del veggente, sui fenomeni del passato…): sostanzialmente un resoconto dell’intera conferenza stampa, che però dal titolo sembra riferito interamente a Medjugorje.
Quegli allarmi preventivi
Decisamente allarmati appaiono due dei tre post redatti da David Murgia sul suo blog “Il segno di Giona” a partire dalle nuove norme vaticane. Riporto i titoli: «Nuove norme su apparizioni mariane: e ora cosa succederà con Medjugorje? Ci sarà un nuovo processo? Aumenteranno o diminuiranno i sedicenti veggenti?», si legge nel primo (
tinyurl.com/39jbmhzf), il 17 maggio. E nel successivo (
tinyurl.com/4c8mjx88), il 22 maggio: «Non c’è pace per Medjugorje. Nessuna conferma con il nuovo documento sulle apparizioni. Tutto da rifare. Sarà il vescovo di Mostar e il visitatore apostolico a decidere la formula giusta». I testi sottostanti, abbastanza brevi, esplicitano le domande (nel primo) e le risposte (nel secondo). All’opposto, è la chiave della rassicurazione quella scelta da padre Livio Fanzaga, che intitola «Il documento sulle apparizioni conferma Medjugorje» il video di 27 minuti pubblicato il 20 maggio sul canale YouTube di “Radio Maria” (
tinyurl.com/yc62339e) e trascritto sul “Blog di padre Livio” (
tinyurl.com/mw89ppke). Dopo aver lamentato le manipolazioni dei media, organizza il suo commento in sei punti, tutti positivi, due persino attestanti la sua convinzione che Maria stessa abbia ispirato queste norme. «In sostanza – è quanto si legge al punto 6 – per i fedeli della Gospa il nuovo documento rappresenta un chiarimento e un vantaggio rispetto alla situazione precedente».
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