“La creazione” di Haydn come un Big Bang musicale
Le fonti del testo, di cui si è occupato il barone Gottfried van Swieten, sono il Libro della Genesi, quello dei Salmi e il Paradise Lost di John Milton; l'oratorio è suddiviso in tre parti e si compone di 34 numeri – tra recitativi, arie, pezzi d'insieme e cori – che portano appunto in scena la storia della creazione attraverso una vivace serie di tableaux che spaziano dalla deflagrazione orchestrale chiamata a evocare il principio di ogni cosa all'irrompere del primo fascio di luce, dall'idilliaco duetto d'amore tra Adamo ed Eva all'inno di lode e ringraziamento finale rivolto al Signore. Nella Creazione secondo Orozco-Estrada, le linee interpretative risultano alquanto decise e marcate, quasi la partitura di Haydn fosse la colonna sonora destinata a un kolossal hollywoodiano. Musica di grande effetto, che sembra acquistare maggiormente peso verso la parte “beethoveniana” del suo baricentro espressivo – come nello scenografico quadro iniziale che raffigura il Caos primordiale – ma che sembra però perdere sul fronte del tratteggio delle sfumature più lievi e poetiche, dove maggiore attenzione va riposta verso la trasparenza degli impasti timbrici e la duttilità di soluzioni che rimandano a raffinatezze cameristiche di ascendenza mozartiana.
Franz Joseph Haydn
La creazione
Andrés Orozco-Estrada
Pentatone / Ducale (2 cd, euro 34)