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Il vescovo di Gap e le vocazioni: con il paracadute, in tandem

Guido Mocellin domenica 1 settembre 2019
È successo il 23 agosto, ma l'eco ancora rimbalza a partire dalla Rete ecclesiale francofona (comprese le edizioni francesi di "Vatican News" e di "Aleteia"). Quel giorno il vescovo di Gap-Embrun, monsignor Xavier Malle, si è lanciato con il paracadute, in tandem (cioè con un paracadute biposto pilotato da un istruttore), nelle valli alpine della sua diocesi. Sulla propria pagina Facebook, prima di fornire un po' di rassegna stampa, il vescovo racconta in prima persona come è andata: «Lancio a 4.800 metri e in vista del Monte Bianco! Caduta di 55 secondi a più di 200 chilometri orari, fino a 2.700 metri, poi il paracadute si apre e si passa in 6 secondi a 30 chilometri orari!». Tutto documentato da foto e video: suggerisco su YouTube ( bit.ly/2MNTr4B ) quello di 15 minuti pubblicato dalla diocesi e commentato solo dai gospel "Amazing Grace" e "Oh Happy Day". Malle ha 54 anni, è vescovo dal 2017 e prete dal 2000. Attento ai problemi del suo territorio, con questa impresa ha inteso piuttosto sostenere le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa: «Un salto con il paracadute, un salto nella fiducia! E se è Dio a chiamarti?», recitava infatti il titolo dell'iniziativa. A "Vatican News" ( bit.ly/2UjBgEy ) ha confidato che anche per lui tanto la decisione di entrare in seminario quanto quella di accettare la nomina episcopale sono state «un salto nella fiducia». Se per i vescovi di Gap questo esercizio sta diventando una tradizione (c'è un precedente del 1997, con il predecessore Lagrange, in preparazione alla Gmg), voglio rassicurare tutti gli altri confratelli vescovi: papa Francesco non sta pensando a rendere obbligatoria questa pratica, per quanto ascrivibile alla «Chiesa in uscita». Ma quel che più interessa qui è leggere bene la metafora, al cui centro sta secondo me il «tandem»: rispondere alla chiamata di Dio (anche nel matrimonio, aggiungerei) è un salto nel vuoto in cui ci si affida a Uno che ti tiene stretto, ti apre il paracadute quando è il momento e mette giù i piedi prima di te, per attutire l'asprezza del contatto con la terra.