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Il 18 giugno "pit stop" per la Cassa integrazione

Vittorio Spinelli martedì 16 giugno 2020
La serie dei provvedimenti Covid per la Cassa integrazione ed altri analoghi sostegni economici introduce un "punto e a capo" inserito nelle disposizioni del decreto "Ri-lancio Italia" (il n. 34). Il decreto prevede la possibilità di riconoscere la Cassa in deroga per un nuovo periodo di 5 (più 4) settimane - con la causale specifica "Covid-19 nazionale" e con una procedura più snella rispetto al passato, evitando cioè il passaggio burocratico dalle Regioni con altri tempi di attesa. I datori di lavoro che devono chiedere l'autorizzazione delle prime 9 settimane alle Regioni, potranno chiedere le ulteriori settimane all'Inps a partire da giovedì prossimo 18 giugno. Resta salva la competenza dei Fondi di solidarietà territoriale istituiti nelle province di Trento e Bolzano.
Il prolungamento della Cassa, ordinaria o in deroga, mette al riparo anche il trattamento pensionistico dei lavoratori interessati, che altrimenti sarebbe stato compromesso dal perdurare della crisi e registrato dall'Inps come periodo non lavorato e vuoto di contributi. Sia la Cassa sia gli assegni di solidarietà sono invece corredati, per tutta la loro durata, da una propria contribuzione figurativa, utile per raggiungere il diritto alla futura pensione oppure per la sua misura mensile.
Assegni familiari. Gli aggiornamenti sulla Cassa integrazione si arricchiscono ora con una nuova prestazione destinata a coloro che percepiscono l'Assegno ordinario dei Fondi di solidarietà o del Fondo d'integrazione salariale (Fis), in seguito ad una sospensione o riduzione dell'attività dell'azienda. L'importo dell'Assegno ordinario è pari a quanto sarebbe spettato se fosse stata applicata la cassa integrazione.
Con inevitabile e facile gioco di parole, all'Assegno si aggiungono ora gli assegni familiari (Anf), liquidabili all'interno del periodo dal 23 febbraio al 31 agosto 2020 e applicando le stesse regole e modalità per l'Anf dei lavoratori a orario normale.
Indipendentemente dai provvedimenti Covid, entra in vigore dal 1° luglio la rivalutazione annuale dell'assegno per il nucleo familiare. La griglia delle numerose composizioni familiari che danno diritto agli assegni è stata aggiornata dall'Inps (circ. n. 60 del 21 maggio scorso), riportando gli attuali livelli di reddito familiare aumentati con un modesto ritocco dello 0,5% (indice 2018 - 2019).