I sogni realizzati dagli altri, un test della nostra magnanimità
È così anche per questa che sto commentando. Di più, l'ho sentita come estremamente coinvolgente sia per l'esame di coscienza che suggerisce a quelli i cui sogni realizzati (da loro o dagli amici al loro posto) sono più numerosi di quelli ancora da realizzare, sia per l'esempio che offre a quelli il cui cassetto ne è ancora pieno. Ci ho riconosciuto, come in quasi tutti gli altri post di questo profilo, un'impronta cristiana implicita ma ben leggibile. In particolare, qui, ho udito un'eco dell'inno paolino alla carità. Più magnanimità (persino la parola suona inattuale!), ovvero un cuore più grande, renderebbe migliore la vita: non quella dell'intera umanità sofferente, ci mancherebbe, ma quella quotidiana, che per tanti si degrada in sterili frustrazioni e solitarie invidie. "Sarebbe gioia piena" è infatti la risposta, che condivido, alle domande d'apertura. «La strada non è realizzare, ma amare continuando a sognare».