I conti non fatti
Inganno non regge al tempo, la menzogna, anche se ben vestita, sarà presto smascherata. Non di rado sembra che le parole ambigue, malate, deviate dal vero, fattezze di gran signore, adorne per squallidi incontri, abbiano il sopravvento nei giorni senza valore, nelle ore prive di luce. I tranelli sono sempre in agguato, chi li usa per asservire il debole, chi li pratica per il suo vantaggio verrà allo scoperto. Presto verrà la Luce e in quel giorno la verità farà banchetto. Sopruso scellerato tradire il semplice con false promesse, inaudita bestemmia privare il povero per arricchirsi del suo misero resto. Guai ai pastori che pascono se stessi: il gregge sbandato, smarrita la strada, è preda delle fiere feroci. La carne del gregge è stata divorata per il capriccio dei falsi profeti, la lana è servita ad arricchire i mercanti del tempio. Cosa serve conquistare il mondo intero con la menzogna, con il sopruso, con l'inganno? Il vero prima o poi farà breccia nelle tenebre e il suo trionfo griderà nuovamente, continuamente, incessantemente: solo la verità può rendere liberi. Sciagurato chi pensa con la menzogna di asservire il mondo, mentre si appresta al suo falso successo farà i conti con i conti non fatti.