Dio sa le domande
Ci affatichiamo a coprire le nostre ferite, e ci allontaniamo così dall'essenziale. E cioè che Dio sa curarci; che è pronto a guarirci dalle scelte inconsistenti che abbiamo operato, dagli obiettivi che insipientemente ci siamo posti, dalle fragili passioni tristi in cui ci perdiamo.
Ci affatichiamo a plasmare la nostra quotidianità come un esercizio di ragioneria, e ci allontaniamo così dall'essenziale. E cioè che Dio chiama a essere gratuiti e traboccanti proprio noi, che tante volte ci pare di saper amare solo col contagocce; che sfida al dono tempestivo proprio noi, che ritardiamo continuamente il momento di donarci; e che vuole che noi siamo, più che amministratori di inutili granai, dei cercatori appassionati e assetati, senza temere quella povertà di cuore senza cui non esiste vera preghiera.