Commercianti, in vista un aumento Inps
L'aumento è preavvisato dall'Inps in uno dei suoi messaggi "no internet" - il n. 2347 del 5 giugno - che, pur essendo riservati ai soli uffici, contengono anche notizie di estremo interesse per il pubblico, come in questo caso l'avviso di un aumento della contribuzione e la liquidazione dei nuovi indennizzi.
L'Istituto di previdenza spiega che l'indennizzo che segue la cessazione dell'attività commerciale – aggravata oggi dal Covid – è concesso nei limiti delle disponibilità finanziarie del Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale. L'ultimo monitoraggio sulle prestazioni in corso, tenuto conto anche delle domande di indennizzo ancora da liquidare, fa prevedere uno squilibrio contabile nel pagamento delle prestazioni. Di fatto si presenta l'eventualità di interrompere il pagamento di nuovi indennizzi fino al tempo della maturazione della normale pensione.
A fronte di questa evenienza, è in preparazione presso il Ministero del lavoro un decreto per adeguare "nella misura necessaria" l'aliquota aggiuntiva a carico degli iscritti alla Gestione commercianti. Nel frattempo è sospesa la liquidazione di nuovi indennizzi. Gli interessati possono comunque continuare a presentare domande con le consuete modalità telematiche. Le risorse attualmente disponibili per l'Inps garantiscono la liquidazione dei nuovi indennizzi richiesti, con i necessari requisiti, entro il 30 novembre 2019. Le domande successive a questa data vengono ugualmente elaborate "in rigoroso ordine cronologico" e accantonate in un'apposita giacenza.
Le domande che sono invece da respingere per mancanza di requisiti vengono inoltrate all'esame del competente Comitato amministratore della Gestione commercianti (ora in fase di ricostituzione a seguito di scadenza) per la loro formale reiezione.
Da ultimo (legge 128/2019) l'indennizzo è stato riconosciuto anche a coloro che hanno cessato definitivamente l'attività commerciale nel periodo tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2018.