Come i ragazzi usano Internet e smartphone
In particolare, chiunque abbia figli adolescenti (ma anche più piccoli) sa quanto tutto questo porti ogni giorno (anche più volte al giorno) a richiami e discussioni. Che gli eccessi (qualunque eccesso: anche bere troppa acqua) facciano male, non ci piove. Ma sarebbe utile a creare discussioni più costruttive, fermarci ogni tanto a chiederci: cosa mio figlio guarda in particolare sullo smartphone?
E soprattutto: quali piattaforme o app o servizi usa? Cosa lo attira e lo intriga così tanto?.
In attesa che ognuno di voi provi a cimentarsi nella difficile prova di confrontarsi su questi temi con un figlio preadolescente o adolescente, riuscendo a superare risposte composte solitamente da una, massimo due parole (tipo: bene, niente, non so, boh eccetera), credo possa essere utile a tutti noi conoscere ciò che racconta su questo argomento (la vita digitale dei ragazzi) l’ultimo rapporto Censis, analizzato da DataMediaHub. Prima di snocciolare alcuni dati, serve una doppia premessa: si tratta di ragazzi italiani con un ‘età superiore ai 14 anni (e fino ai 29 anni), visto che fino ai 13 anni la legge vieta di fare analisi di questo tipo. Dunque, come spiega il Censis, nell’ultimo anno tra i giovani (14-29 anni) «c’è stato un ulteriore passo in avanti nell’impiego, delle piattaforme online». Il 93,4% utilizza WhatsApp (anche se in teoria sarebbe vietato fino ai 16 anni - ndr), l’83,3% usa YouTube (e sempre di più i video brevi della piattaforma di proprietà di Google), mentre il social più utilizzato dall’80,9% dei ragazzi non è ancora TikTok ma Instagram. I giovani utenti di TikTok sono il 54,5%, che cresce a ritmi vertiginosi non solo tra i giovanissimi. Cala Facebook, considerato “roba da boomer”, cioè da gente con più di 50 anni. Anche se tra i suoi iscritti il 51,4% sono giovani tra i 14
ei 29 anni.
Twitter e Linkedin sono i social meno popolari tra i ragazzi: li usano rispettivamente
il 20,1% e
12,7%.
Snapchat è invece amato dal 23,3% dei giovani e Telegram dal 37,2%. Il 51,8% dei ragazzi italiani usa Spotify per ascoltare musica (quasi sempre nella versione gratuita) e il 38,7% le
piattaforme di videogiochi. Sul fronte gioco il Censis giustamente scorpora il dato di Twitch, nato per ospitare le dirette dei video giocatori e ormai diventato una vera e propria piattaforma di esibizione. Ad oggi viene usato dal 18,5% dei nostri ragazzi. Come ben sappiamo, complice la pandemia, il mondo dello shopping online negli ultimi tempi è cresciuto notevolmente. Tra i ragazzi italiani il 54,3% usa regolarmente Amazon e il 17,9% eBay, mentre il 22,6% usa le piattaforme dove si vendono e si scambiano oggetti usati. Il 20,95% dei giovani usa le app dedicate al food delivery come Glovo, Deliveroo o JustEat per farsi recapitare il cibo o la spesa. Il 31,6% usa ormai regolarmente piattaforme per video conferenze come Zoom ma solo 10,5% usa ancora Skype. Per quello che riguarda il mondo audio, il 3,2% dei giovani usa ClubHouse, il social della voce; mentre il 7.95% dei ragazzi ascolta podcast. Infine, il 6,55 usa l’app di incontri Tinder e il 10,3% frequenta siti pornografici. Come vedete ci sono tantissimi spunti per intavolare con i nostri figli confronti sul cellulare che vadano oltre alla richiesta (pur legittima) di staccare gli occhi da quegli schermi. Basta volerlo. Anzi, basta imporsi di cercare un confronto che vada oltre lo scontro, mettendosi il più delle volte in ascolto di ciò che fanno e scelgono i nostri ragazzi prima ancora di dire loro che stanno sbagliando (anche magari quando davvero stanno sbagliando). © riproduzione riservata