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“Che Dio ci aiuti”, ridateci Suor Angela

Andrea Fagioli sabato 4 febbraio 2023

Prima di tornare a parlare di Che Dio ci aiuti (Rai 1, giovedì sera) era necessario aspettare che Suor Angela, alias Elena Sofia Ricci, lasciasse il Convento degli Angeli e di conseguenza la serie tv di grande successo della Lux Vide che, come ribadito più volte, rappresenta, insieme a Don Matteo, uno dei prodotti meglio riusciti della storia recente della tv italiana grazie al doppio registro del dramma e della commedia e all’interpretazione di grandi attori.

Per non dire dei sentimenti positivi che ispira e del senso religioso che traspare in alcuni momenti come nei dialoghi con il Crocifisso. Il tutto al netto di alcune semplificazioni e di qualche sdolcinatura di troppo. In quanto alla brava Elena Sofia Ricci, al di là delle personali scelte come attrice, non poteva restare oltre anche per non creare confusione tra l’abito sacro della suora e gli abiti mondani della poliziotta in Fiori sopra l’inferno dal 13 febbraio sempre su Rai 1. E poi era doveroso vedere come se la cavava da sola Azzurra, la novizia interpretata da Francesca Chillemi, a cui Suor Angela/Elena Sofia passava il testimone non del convento (quello toccava a Suor Teresa, alias Fiorenza Pieri), bensì quello della serie tv, mentre a garanzia rimaneva Suor Costanza (Valeria Fabrizi). Diciamo subito che l’assenza di Suor Angela si fa sentire. Del resto da sette stagioni era la colonna portante della serie e il ruolo era cucito addosso alla Ricci.

Sul personaggio di Azzurra, i registi e la folta schiera di sceneggiatori hanno lavorato molto, ma resta ancora un po’ sopra le righe. Per la Pieri, fiorentina come la Ricci, si tratta invece di una grande opportunità. Sicuramente la sua Suor Teresa avrà un’evoluzione empatica positiva, già lo si avverte. Al momento, però, deve per forza far rimpiangere Suor Angela.© riproduzione riservata