Amare ciò che amano i giovani: un sussidio tra oratorio e Rete
Il testo fa da apripista a una nuova collana destinata ai soggetti della pastorale giovanile, "Dio_on. Questione di connessioni". Dunque il genere letterario è quello del sussidio: genere "smart", caro tanto all'editoria religiosa, quanto alle comunità parrocchiali. I titoli dei primi capitoli: «Facebook. L'altra faccia da mostrare»; «Instagram. Immagini per coinvolgere e far pensare»; «TikTok. Dio bussa dove meno te l'aspetti»; «YouTube. Chi cercate?» bastano per intuire gli ottimi suggerimenti che gli autori offrono su come stare ed educare a stare sulle principali piattaforme.
Ma in Rete c'è altro. Così il sussidio propone anche percorsi di pastorale giovanile legati all'assoluta popolarità, generata agli smartphone, di foto e video; o ai videogames, che si possono riscattare dal destino di «diventare strumento di isolamento»; o alle serie tv, «che ormai di tv conservano solo l'acronimo, perché vengono fruite principalmente online». Tutto, mi pare, ispirato a una bella frase di don Bosco che il libro cita, e che si può ben rapportare all'ambiente digitale: «Amate ciò che amano i giovani, affinché essi amino ciò che amate voi».