Medio Oriente. Il Papa: a Gaza situazione gravissima. Cessi il fuoco
Da Francesco nuovo vibrante appello per la pace
Il Papa affida alla Madonna, Regina della pace «le ansie e i dolori delle popolazioni che in tante parti del mondo soffrono a causa di tensioni sociali e guerre». L’ha fatto all’Angelus nella solennità dell’Assunzione della Vergine. In particolare, guardando «con preoccupazione» alla «gravissima situazione umanitaria di Gaza» Francesco è tornato a chiedere «ancora una volta che si cessi il fuoco su tutti i fronti, che si liberino gli ostaggi e si aiuti la popolazione stremata». E strettamente collegato a questo invito l’incoraggiamento «a compiere ogni sforzo perché il conflitto non si allarghi e a percorrere le vie del negoziato affinché questa tragedia finisca presto! Non dimentichiamo – ha aggiunto il Pontefice -: la guerra è una sconfitta». Un concetto che unisce il Medio Oriente agli altri Paesi che sono in ostaggio di sanguinosi conflitti, dalla «martoriata» Ucraina, al Sudan, al Myanmar. «La nostra Madre celeste – ha chiesto Bergoglio – ottenga per tutti consolazione e un futuro di serenità e di concordia!».
Telefonata Zuppi-Pechino
E, a proposito della crisi ucraina, la Sala Stampa della Santa Sede rende noto che il 14 agosto «si è tenuta una cordiale conversazione tra il sig. Li Hui, rappresentante speciale del Governo cinese per gli affari euroasiatici, e il cardinale Matteo Zuppi, nell’ambito della missione affidata al porporato da papa Francesco per la pace in Ucraina e in seguito all’incontro a Pechino del settembre scorso. Nel corso della telefonata – aggiunge il comunicato - è stata manifestata grande preoccupazione per la situazione e la necessità di favorire dialogo tra le parti, con garanzie internazionali adeguate per una pace giusta e duratura». Come noto l’anno scorso il presidente della Cei era stato inviato dal Papa, come spiegato dalla Santa Sede il 21 maggio 2023 «a condurre una missione, in accordo con la Segreteria di Stato, che contribuisca ad allentare le tensioni nel conflitto in Ucraina, nella speranza, mai dimessa dal Santo Padre, che questo possa avviare percorsi di pace». E la missione ha portato il cardinale Zuppi a Kiev, Mosca, Washington e Pechino dove il 14 settembre aveva incontrato proprio Li Hui presso il Ministero degli affari esteri della Repubblica popolare cinese. La nota diffusa al termine del colloquio, «svoltosi in un clima aperto e cordiale» aveva evidenziato come il dialogo fosse stato «dedicato alla guerra in Ucraina e alle sue drammatiche conseguenze, sottolineando la necessità di unire gli sforzi per favorire il dialogo e trovare percorsi che portino alla pace». Inoltre si era «affrontato il problema della sicurezza alimentare, con l'auspicio che si possa presto garantire l'esportazione dei cereali, soprattutto a favore dei Paesi più a rischio».
Fedeli in Piazza San Pietro per l'Angelus del Papa - Ansa
Il viaggio di Maria
Tornando all’Angelus per la solennità dell’Assunzione della Vergine Maria, il Papa, commentando il Vangelo del giorno ha detto che «non dobbiamo immaginare Maria “come una statua immobile di cera”, bensì che in Lei possiamo vedere una “sorella… con i sandali logori… e con tanta stanchezza” (C. Carretto, Beata te che hai creduto), per il fatto di aver camminato dietro al Signore e incontro ai fratelli, concludendo poi il suo viaggio nella gloria del Cielo». In questo modo – ha proseguito Francesco -, «la Vergine Santa è Colei che ci precede nel cammino – ci precede, Lei –, ricordando a tutti noi che anche la nostra vita è un viaggio, un viaggio continuo verso l’orizzonte dell’incontro definitivo. Preghiamo la Madonna perché ci aiuti in questo viaggio verso l’incontro con il Signore».
Dal Pontefice anche la vicinanza alla Grecia «che in questi ultimi giorni sta combattendo un gravissimo incendio, sviluppatosi al nordest di Atene. Decine di migliaia sono già evacuati, molte famiglie sono rimaste senza casa, migliaia di persone debbono far fronte a terribili disagi e, oltre agli immensi danni materiali, si sta creando un disastro ambientale. Prego per le vittime e i feriti – ha aggiunto il Pontefice - assicuro la mia vicinanza a quanti sono provati da questo grave evento, confidando che possano essere sostenuti dalla comune solidarietà».
Tornando alla crisi russo-ucraina i è tenuta una cordiale conversazione tra il Sig. Li Hui, Rappresentante Speciale del Governo Cinese per gli Affari Euroasiatici, e il Cardinale Matteo Zuppi, nell’ambito della missione affidata al Porporato da Papa Francesco per la pace in Ucraina e in seguito all’incontro a Pechino del settembre scorso. Nel corso della telefonata è stata manifestata grande preoccupazione per la situazione e la necessità di favorire dialogo tra le Parti, con garanzie internazionali adeguate per una pace giusta e duratura.