LETTERE AL DIRETTORE. Un serio governo di buon senso
Gentile direttore,
i parlamentari eletti del centrosinistra, del Movimento 5 Stelle e, forse, anche alcuni della lista Monti ora hanno – a mio parere – un’occasione unica. Straordinaria. Non ci sono alibi, hanno la maggioranza per fare un governo a progetto che bonifichi il sistema politico e attivi un processo di miglioramento economico e sociale del Paese. Vi sono, secondo me, 3 grandi "belve" da chiudere in gabbia per raggiungere questo obiettivo: 1) quello della "vecchia politica": gli uomini di apparato del Pd disposti a tutto per salvare il sistema costruito in questi anni con i poteri forti; 2) quello dell’"anti-politica". Ad essa si consegnano, secondo me, i deputati del M5S se si rifiutano di dare la fiducia a un governo con tali obiettivi. La prima belva sbranerebbe definitivamente quel che resta del Pd. La seconda punterebbe a vincere sulle macerie dell’Italia. Una straordinaria analogia con l’obiettivo della terza belva, sempre in agguato, che ha imbambolato tanti italiani con la sua "ego-politica". Serve un governo per far germogliare i semi che tanta gente ha sparpagliato in giro per l’Italia in questi anni: i gruppi di aiuto formali e informali per le persone in difficoltà, le associazioni culturali, le banche del tempo, la finanza etica, i progetti nel Sud del mondo, il commercio equo, il biologico e i gruppi di acquisto, i movimenti nonviolenti per il disarmo, i progetti di edilizia sociale e di turismo sostenibile. Un pezzo d’Italia che in questi anni è stato soffocato nella palude. Riuscirà il Parlamento nella difficile staffetta dal "governo tecnico" al "governo di bonifica"? E chi potrebbe guidarlo? Questo lo deciderà il capo dello Stato. Serve, secondo me, una persona fuori da qualsiasi schema perché completamente dentro l’orizzonte dell’onestà e della responsabilità. Uno che sappia, quando si andrà a bonificare, dove sono i semi di speranza da far germogliare. Uno che abbia la capacità di unire idealità e concretezza, senso del limite e coraggio, analisi della realtà e "visione". Tutto è possibile a questo punto. Anche un governo che faccia paura alla mafia.
Giovanni Tognana, Padova