Il direttore risponde. Quel lungo “segno dei tempi”
Caro direttore,
vorrei raggiungere il Papa attraverso il suo bel giornale, che leggo spesso, per dirgli: «Caro Papa Francesco, fra le decisioni "rivoluzionarie" che sta prendendo, non potrebbe aggiungere anche quella di accogliere il maggior numero possibile di profughi che scappano dai loro Paesi per guerre, fame, sopraffazioni di ogni genere e sbarcano sulle nostre coste?».
Alcuni amici miei, con i quali gioco a carte presso il nostro Centro Anziani, dicono: «Il Vaticano continua a parlare di carità, ma loro di profughi non ne vogliono sapere». Io mi sento a disagio non sapendo cosa rispondere. E questo perché la penso esattamente come loro. Voglio ringraziare il Signore per averci dato Papa Francesco. Sono certo che egli questo problema l’ha già nel cuore e non mancherà di fare quanto possibile per dargli soluzione. Penso di non dover aggiungere altro, se non i ringraziamenti per l’ospitalità, augurando nel contempo il sempre maggior successo di "Avvenire".
Giuseppe Birolini, Albino (Bg)