Il direttore risponde. Politici? Meglio “professionali”
Caro direttore,
spesso chi fa politica di professione viene connotato negativamente, come fosse una cosa negativa. Ma come farebbe un edicolante o un commerciante a essere eletto a Roma e mantenere l’attività? Non potrebbe. E nella stessa condizione si trovano liberi professionisti e lavoratori autonomi: per loro, ricoprire la carica di deputato vorrebbe dire abbandonare il proprio mestiere; e se al termine della legislatura non fossero più rieletti, si troverebbero nel mondo della disoccupazione. Pertanto, al di là dei casi singoli e specifici, l’alternativa al politico di professione è il dipendente pubblico che può tranquillamente ricoprire qualsiasi carica beneficiando dell’aspettativa, grossomodo obbligatoria. Chi non vuole un Parlamento di politici di mestiere vuole un Parlamento di dipendenti pubblici?
Roberto Colombo, Milano