Corpi di donna e figli col cartellino. Black Friday: bebè sul banco
Un bebè come una lavatrice: si può comprare con lo sconto. Dall’Ucraina, la Disneyland della Gravidanza per altri (Gpa), arriva l’ultimo colpo di genio del marketing: un Black Friday per le coppie che aspettano un incentivo per andare a cercare il laboratorio-cicogna fuori dai propri confini, laddove le leggi sono piegate alle logiche di mercato. Protagonista è il centro specializzato in procreazione assistita e maternità surrogata con base a Kiev e centri operativi nelle capitali di mezza Europa, la BioTexCom, la stessa che durante il lockdown del 2020 aveva parcheggiato oltre 60 bambini nati da madri surrogate in un albergo, in attesa dello sblocco agli arrivi internazionali delle coppie committenti.
Ebbene, l’azienda offre uno sconto del 3% sui 'pacchetti', compresi quelli per la surrogata. Ma bisogna affrettarsi: il contratto deve essere firmato tra il 15 e il 26 novembre. Il 3% non è un gran sconto, eppure può tradursi in quasi 2mila euro di risparmio sui 64.900 di listino del pacchetto "All inclusive Vip", che comprende «tentativi illimitati» per la selezione del sesso del bimbo e un tempo di attesa al massimo di 4 mesi (non si dice che per queste strabilianti possibilità diversi embrioni saranno scartati e una donna sarà "messa al lavoro" come gestante con una paga da sopravvivenza: particolari insignificanti, del resto quando si ordina un’automobile nuova non si fanno tante storie per la composizione della tappezzeria...). Un bell’incentivo. E una dimostrazione della deriva consumistica a cui è sottoposta la vita umana: un figlio con lo sconto, in omaggio alla tradizione tutta Usa e ora dilagata nel Vecchio Continente del giorno successivo al Thanksgiving, che quest’anno cade il 26 novembre. A New York nel Black Friday si svuotano i negozi, in Europa si va a caccia di promozioni online, in Ucraina si comprano uteri materni a prezzi d’occasione. La logica del consumo applicato a un figlio e a una mamma. Merce, con il cartellino. Del resto che quello della procreazione artificiale sia un mercato di dimensioni colossali lo dimostrano le fiere specializzate che si svolgono in vari Paesi d’Europa, anche laddove la Gpa è vietata.
È accaduto a Parigi il 4 settembre con Désir d’enfant, raccontata su queste pagine, il 6 e 7 novembre a Bruxelles con "Uomini che hanno figli", il 6 novembre a Bilbao con un seminario sulla surrogata per coppie lgbt. Una fiera analoga è programmata per maggio 2022 a Milano.
A protestare contro queste occasioni pubbliche, che contraddicono le leggi dei singoli Stati in cui la Gpa è vietata, è in solitudine la Coalizione internazionale per l’abolizione della maternità surrogata (Ciams), che richiama i governi a prendere una posizione chiara. Ma intorno, il silenzio. E gli sconti.