Forse la colpa è nostra, che l’abbiamo guardato con superficialità ma certo non ci siamo mai accorti che il film Mary Poppins fosse “discriminatorio”. Diseducativo e, quindi, pericoloso. E invece sì, secondo il Bbfc (British Board of film classification) l’ente che in Gran Bretagna “giudica” i film, il capolavoro Disney che racconta la tata magica più famosa del mondo, rischia di inculcare nei ragazzi valori distorti. Per questo può essere visto da minori di 12 anni solo se accompagnati da una persona adulta. Alla base della decisione, come spiega Riccardo Maccioni, l’uso dell’aggettivo, considerato denigratorio, di “ottentotti” per identificare un popolo nomade dell’Africa australe.