Newsletter. Alluvione in Emilia-Romagna: l'Italia migliore con la vanga in mano
Al lavoro per ripulire le strade di Cesena
L'alluvione: ecco l'Italia migliore che scende in campo e aiuta
Il consumo del suolo e il peggioramento della sua gestione, la concentrazione nell'atmosfera di gas climalteranti, il ritardo nell'adattamento ai cambiamenti climatici come singoli, come istituzioni, come sistema Paese: si può parlare a lungo delle cause, che, tutte insieme, producono effetti sconvolgenti come quelli che abbiamo visto nei giorni scorsi in Emilia-Romagna, una delle Regioni considerate tra le più efficienti e ben amministrate d'Italia. Illudersi di non essere a rischio non basta a evitare simili tragedie, con i morti, le distruzioni, le ferite inferte al territorio e alla popolazione, come scrive Antonio Maria Mira nel suo commento. La vera sfida, con il clima che cambia, è imparare a convivere col rischio migliorando i sistemi d'allerta, analizza Paolo Viana. Ma a noi in questo momento piace soprattutto parlare dello straordinario movimento di solidarietà che ha affiancato la macchina dei soccorsi per i 10mila sfollati. La Chiesa con la rete delle Caritas e delle Acli che offrono alloggi di fortuna e raccolgono coperte e viveri. I giovani con le loro chat che ricevano segnalazioni e richieste di aiuto. Volontari che spalano via il fango da cantine, che aiutano anziani a liberare le case da elettrodomestici inservibili, come abbiamo già visto in tante occasioni della nostra storia. Oltre la tragedia, è questa l'Italia migliore. E se la conta dei danni assomiglia a quella di un sisma, il vescovo di Faenza-Modigliana, Mario Toso, intervistato da Andrea Galli, è fiducioso: "Un altro colpo durissimo, ma la popolazione è solidale. Si rialzerà".
Reportage. Lo Yemen che anela alla pace cresce nell'integralismo islamico
Sulla costa meridionale dello Yemen, al confine con l’Oman, si gioca la partita politica per arrivare alla fine delle ostilità che dal 2016 devastano il Paese. L’Arabia Saudita ha annunciato piani d’investimento per 30 miliardi in ricostruzione e infrastrutture. Ma l’unico risultato visibile è la proliferazione dei centri islamici d’impronta wahhabita: strutture in grado di ospitare centinaia di bambini e ragazzi, sfamandoli quotidianamente e indottrinandoli. Un predicatore mette in guardia: “Non fate la pace con gli ebrei e con i cristiani”. C’è anche un problema di sfruttamento della minoranza di origine somalo-etiope, che i trafficanti d'uomini seviziano. Il reportage di Laura Silvia Battaglia.
Enea non si chiama più Enea e ha una famiglia tutta sua
Ora il piccolo Enea ha una famiglia nuova. Ha una mamma e un papà per il cammino di vita che lo attende. E ha un nome nuovo di zecca, registrato all’anagrafe. «Una famiglia con la quale potrà vivere e avere un futuro di affetto e di cure. E se lo avrà, è anche grazie alla mamma che ha deciso di affidarlo alla culla per la vita del Policlinico», scandisce Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano. Enea era stato lasciato la mattina di Pasqua, il 9 aprile; poco più di un mese dopo nella storia del bambino si apre una pagina nuova e decisiva. La racconta il nostro Lorenzo Rosoli.
Un nuovo libro per imparare a fare raccolta fondi senza improvvisare!
A molti è capitato di raccogliere fondi per la parrocchia, la caritas o gli sponsor per il campo estivo e subito abbiamo pensato a come chiedere soldi. Chiedere una donazione è la parte centrale del lavoro, ma occorre elaborare prima una strategia e poi preoccuparsi di ringraziare chi ha donato.
Si deve essere preparati per ottenere una donazione e grazie a questa saper rendere felice il donatore.
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Il cardinale Camillo Ruini e quelle telefonate al Papa per fermare l'inchiesta su Medjugorje
«Papa Francesco intervenne due volte su mia richiesta». «Quando Francesco è diventato Papa ero già emerito da cinque anni: non ho avuto quindi l’occasione di collaborare con lui. Tuttavia ero ancora presidente della Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje e papa Francesco, su mia richiesta, è intervenuto due volte per fermare chi, in Vaticano, voleva impedire alla nostra Commissione di portare a termine il suo lavoro». Così ha detto il cardinale Camillo Ruini intervistato da Roma Sette in occasione dei 40 anni della sua ordinazione episcopale (il 16 maggio), svelando un retroscena inedito del suo lavoro sul dossier Medjugorje.
Apre oggi a Milano la fiera della vita in provetta: il business, prima di tutto
Ci siamo: apre oggi a Milano la fiera della vita in provetta "Wish for a baby". È la "prima volta" in Italia per questo salone che vede protagoniste le cliniche, soprattutto straniere, che offrono servizi di Procreazione medicalmente assistita (Pma). Avvenire darà conto di cosa succede davvero dentro gli spazi espositivi di via Mecenate, e in particolare se si darà visibilità alla pratica - fuorilegge in Italia - di Gravidanza per altri o utero in affitto, di cui nel nostro Paese è vietata la pubblicizzazione. Di certo si può già dire però che questo appuntamento riduce la Pma a un grande business, dove ciò che conta non è la coppia e il suo percorso consapevole e graduale verso la genitorialità, ma le promesse del risultato e il relativo fatturato. Un figlio in braccio, come un prodotto da laboratorio. Ad ogni costo.
In un romanzo le fucilazioni per reati militari, la vergogna della Grande Guerra
Un nuovo romanzo per Giovanni Grasso, giornalista e consigliere per la Stampa e l Comunicazione del presidente Mattarella. La trama è intricata e si snoda dall'oggi, con una giovane architetta determinata a conoscere la verità sulla sorte di un bisnonno mai conosciuto. La trama ha i connotati di un giallo, dove la storia però è la protagonista. Il segreto del tenente Giardina (Rizzoli, pagine 224, euro 19,00) è una discesa nel cuore di tenebra della Grande Guerra, e al centro sono le fucilazioni per reati militari, spesso dopo processi sommari. Una pagina ancora oscura della nostra storia, sulla quale anche un romanzo può fare un po' di luce. La recensione di Gianni Santamaria.
Le badanti possono attendere: dopo 3 anni la sanatoria fa flop
Compleanno amaro quello della legge sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri dei settori domestico e agricolo. Compie tre anni ma gli invitati per mangiare insieme la torta non ci sono tutti perché, 36 mesi dopo, delle oltre 200mila pratiche presentate, ne restano da esaminare decine di migliaia, mentre ne sono state completamente finalizzate la metà circa. L’esasperante lentezza dell’intera operazione deriva soprattutto dalla cronica mancanza di personale del ministero degli Interni. Così si è stabilito che le pratiche ancora in via di definizione potranno avanzare al passaggio conclusivo dell’iter previsto per l’emersione direttamente, senza aspettare che siano trasmessi i pareri della questura e dell’ispettorato del lavoro in merito al controllo dei requisiti richiesti. Esito piuttosto paradossale, come spiega Francesco Riccardi nella sua analisi.
Il Vangelo di domenica 21 maggio commentato da padre Ermes Ronchi
Ascensione del Signore
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono... ASCOLTA IL PODCAST
Il meglio degli altri
1) La condizione delle donne nello Stato dei talebani da www.laciviltàcattolica.it
2) In Giappone aumentano i cristiani ma non i cattolici da www.agensir.it
3) In Myanmar guerra e ciclone, una nazione in ginocchio da www.fides.org