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Aiuto alla Chiesa che soffre. «Martiri cristiani: il Colosseo si tinge del loro sangue»

Redazione Internet venerdì 23 febbraio 2018

Sabato 24 febbraio Aiuto alla Chiesa che Soffre illuminerà di rosso il Colosseo Roma e in contemporanea la Cattedrale maronita di Sant’Elia ad Aleppo in Siria, e la Chiesa di San Paolo a Mosul in Iraq. Dopo la Fontana di Trevi, il Palazzo di Westminster a Londra, la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la Basilica del Sacro Cuore a Parigi e la Cattedrale di Manila, il rosso del sangue versato ancora oggi da tanti cristiani nel mondo torna ad accendere luoghi altamente simbolici.

Presenti alla serata il cardinale Mauro Piacenza, presidente internazionale ACS, il segretario di stato del Vaticano il cardinale Pietro Parolin e il segretario generale della Conferenza episcopale italiana monsignor Nunzio Galantino, accanto ad autorevoli figure istituzionali come il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che interverrà a Roma sul palco allestito in Largo Gaetana Agnesi, di fronte al Colosseo.

L’evento sarà arricchito dalle testimonianza di Ashiq Masih e Eisham Ashiq, marito e una delle figlie di Asia Bibi, la donna cattolica pachistana condannata a morte e in carcere dal 2009 perché ingiustamente accusata di aver insultato il profeta Maometto.

Seguirà il drammatico racconto di Rebecca Bitrus, nigeriana per due anni ostaggio della setta islamista Boko Haram. Una terribile esperienza di fede imposta e violenze dalla quale è riuscita a fuggire portando in grembo il figlio di uno dei suoi carcerieri.

Momenti di preghiera e unione spirituale saranno vissuti contemporaneamente anche a Mosul e ad Aleppo.

>>> Guarda il video: Rebecca la cristiana rapita dai Boko Haram che ha saputo perdonare <<<

Come seguire in tv la serata sui cristiani perseguitati promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre

Tv2000 trasmetterà il momento centrale della serata che prevede l'accensione di rosso dei tre importanti monumenti; a seguire, alle 19.35, va in onda il documentario ‘Ethain Harka. Ancora qui’ di Riccardo Bicicchi, che ripercorre il ritorno dei Cristiani nella piana di Niniveh: dalla scoperta della distruzione dei loro luoghi e la disperazione, fino alle prime case riparate, alle scuole riaperte, alle voci che tornano a risuonare per le strade, alla vita che rinasce dove i terroristi hanno portato odio e devastazione. Il titolo ‘Ethein Harka’ in aramaico significa ‘siamo ancora qui’, e rappresenta il grido dei cristiani iracheni fuggiti nell’estate del 2014 di fronte all’avanzata del Daesh e finalmente tornati nelle loro città dopo la sconfitta delle bandiere nere.

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