Ignazio Scaravilli,
il medico catanese sequestrato in Libia il 6 gennaio scorso, è stato liberato con il concorso delle autorità di Tripoli ed è in buone condizioni
di salute. Lo si apprende in ambienti dell'Unità di Crisi della
Farnesina in contatto con gli altri apparati dello Stato.
Attualmente, riferiscono le stesse fonti, Scaravilli si trova
presso gli uffici delle autorità di Tripoli "per gli adempimenti
di rito", in attesa di poter "rapidamente" tornare in Italia
dopo cinque mesi dal sequestro.
A rivelare in anteprima la liberazione del connazionale era
stato in precedenza l'
Huffington Post. Andrea Purgatori, autore
dell'articolo, scrive che Scaravilli è stato liberato una
settimana fa ma poi trattenuto in segreto dalle autorità di
Tripoli che in cambio del suo rientro avrebbero preteso
dall'Italia il pieno riconoscimento politico del governo
filo-islamico, al pari di quello che Roma ha concesso al governo
di Tobruk. Versione che al momento non trova conferme ufficiali.
Scaravilli dovrebbe
rientrare in Italia nel giro di un paio di giorni. Era partito prima di Natale con altri colleghi siciliani per operare all'ospedale di Dar Al Wafa di Tripoli, come consulente per due cliniche.