Bamako. Mali, stato di emergenza per 10 giorni
Fonti di sicurezza e la tv di stato maliana riferiscono che sarebbero 80 le persone liberate grazie all'intervento delle forze speciali che hanno setacciato l'albergo piano per piano.
Alcuni media hanno riportato la notizia che i assalitori hanno fatto uscire prima dei blitz alcune persone che avrebbero recitato alcuni versetti del Corano.
Quello che è certo è che il Radisson Blu Hotel è un albergo con clientela internazionale, frequentato da diplomatici e da uomini d'affari stranieri, considerato il più sicuro della città e dove dunque alloggiano spesso gli equipaggi di Air France. Dalla Francia è arrivata la voce del presidente Francois Hollande che ha promesso di fare il possibile "con isuoi mezzi sul campo per ottenere la liberazione degli ostaggi".
Dopo la sparatoria che ci sarebbe stata tra gli assalitori e i responsabili della sicurezza dell'albergo, le forze dell'ordine già dalle prime ore del mattino hanno stabilito nella zona un perimetro di sicurezza: sul posto tuttora si trovano soldati, polizia, forze speciali maliane, aiutati da forze di peacekeeping Onu Minusma, oltre a truppe francesi e uomini della vicina ambasciata. Da Parigi sono partiti una quarantina di "teste di cuoio" della Gendermeria francese, oltre a una decina di esperti della polizia scientifica.
La sparatoria "è avvenuta al settimo piano: jihadisti stanno sparando nel corridoio", ha riferito una fonte della sicurezza. Al settimo piano, stando a quanto riporta il quotidiano francese Liberation, le camere erano utilizzate dal personale di volo di Air France. Ci sarabbero inoltre anche dei turisti cinesi all'hotel Radisson. L'Unità di difesa della Farnesina, in Italia, è stata immediatamente attivata: dopo le verifiche è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a confermare che non sono coinvolti italiani.
L'ambasciata americana ha twittato per segnalare la sparatoria, chiedendo ai propri cittadini di non muoversi in strada e di dare proprie notizie a casa.
IL PRECEDENTE ATTENTATO A MARZO
Lo scorso 7 marzo un precedente attentato di matrice jihadista era avvenuto in un ristorante della capitale maliana nella notte tra venerdì e sabato. Il tutto si era svolto in pochi minuti. Un commando di almeno 4 uomini armati aveva preso di mira "La Terrasse", un noto locale del quartiere Hippodrome frequentato spesso da stranieri. Il bilancio allora era stato di 6 morti e oltre dieci feriti. «I primi spari sono iniziati all'una di sabato mattina (le due, ora italiana, ndr)», aveva spiegato Falaye Kanté, un portavoce della polizia locale.