La sciagura. Aereo sul Sinai, l'Is "plaude" allo schianto
Un nuovo video di propaganda diffuso dal sedicente Stato Islamico (Is) plaude ai "fratelli del Sinai" per aver "abbattuto" l'aereo russo precipitato il 31 ottobre in Egitto, parla del presidente russo Vladimir Putin come di un "maiale" e minaccia nuovi attacchi. Nel filmato, di cui danno notizia i media russi e americani, si vedono 5 jihadisti seduti: uno di loro parla in russo e arabo, si rivolge a Putin e minaccia attacchi in risposta alla campagna russa di raid aerei in Siria con l'obiettivo dichiarato di colpire l'Is.
Con un coltello in pugno, il jihadista minaccia l'abbattimento di altri aerei e uccisioni in risposta all'intervento russo in Siria. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi aveva bollato come mera "propaganda" la prima rivendicazione dell'Is dell'abbattimento dell'aereo russo con 224 persone a bordo. L'autenticità del nuovo filmato non è stata verificata.Intanto gli esperti che lavorano sulla scena dello schianto del volo russo in Sinai, nell'incidente avvenuto sabato, hanno trovato elementi che non appartengono al velivolo caduto. Lo hanno fatto sapere fonti del Cairo, secondo quanto ha riferito l'agenzia russa Tass. "Sono stati inviati per essere sottoposti a verifiche", ha dichiarato una delle fonti, mentre un'altra ha aggiunto che si potrebbe trattare di "equipaggiamenti trasportati dai passeggeri, per esempio per effettuare immersioni subacquee".Un lampo di calore nel momento in cui l'aereo russo si è disintegrato sulla penisola del Sinai. Lo hanno rilevato satelliti statunitensi e potrebbe essere un indizio a favore dell'ipotesi bomba dietro la sciagura che sabato è costata la vita a 224 persone. A riferire la notizia è stata Cnn, che cita un funzionario Usa a conoscenza degli ultimi sviluppi delle indagini.I servizi segreti americani e i funzionari militari stanno analizzando i dati per determinare se il lampo di calore si sia verificato in aria o a livello del terreno.
Gli analisti dicono che il lampo di calore potrebbe essere legato a una serie di possibilità: il lancio di un missile, una bomba che esplode, il malfunzionamento di un motore, o ancora un problema strutturale che ha causato un incendio, o rottami che hanno colpito il suolo.
Intanto dall'esame delle scatole nere emerge che "nulla indica un qualche malfunzionamento a bordo" e "neanche l'equipaggio ne riferisce". "Le registrazioni delle conversazioni dell'equipaggio con i controllori del traffico aereo indicano che la situazione a bordo" dell'Airbus russo partito da Sharm el-Sheikh e diretto a San Pietroburdo "era normale quattro minuti prima che il velivolo sparisse dagli schermi dei radar".