La nomina. Il Papa unisce le diocesi di Camerino e Fabriano «nella persona del vescovo»
La cattedrale di Fabriano dedicata a San Venanzio
Il Papa ha nominato vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, unendo le due sedi "in persona episcopi". Calabrese di Tropea, nato il 1° luglio 1965, Massara è alla guida dell’arcidiocesi di Camerino da due anni.
L’unificazione delle due diocesi marchigiane “nella persona del vescovo” è una nuova tappa nel percorso di semplificazione nella mappa delle diocesi italiane auspicato dal Papa che nell’assemblea di vescovi italiani del 2018 la sollecitò definendola «un’esigenza pastorale studiata ed esaminata più volte». Diocesi che già vivono la nuova configurazione sono quelle di Tivoli e Palestrina, con il vescovo Mauro Parmeggiani (febbraio 2019), di Nuoro e Lanusei, con Antonello Mura vescovo di entrambe da aprile, e di Cuneo e Fossano, che sono affidate dall'ottobre 2015 allo stesso vescovo, Piero Delbosco. Altre diocesi sono affidate al vescovo della diocesi confinante che le guida come amministratore apostolico: è il caso di Torino e Susa (entrambe hanno come pastore l’arcivescovo Cesare Nosiglia dall’ottobre 2019), di Oristano e Ales-Terralba, con il governo dell’arcivescovo Roberto Carboni (maggio 2019), di Sessa Aurunca e Alife-Caiazzo, diocesi campane sotto la guida del vescovo Orazio Francesco Piazza dall'aprile 2019, e di Modena-Nonantola e Carpi, affidate entrambe all'arcivescovo del capoluogo Erio Castellucci, da un anno amministratore apostolico della diocesi confinante. Tutte situazioni per le quali va ancora definito l'assetto, tra una nuova possibile soluzione o la continuità rispetto al passato.