Intervista. Il Papa alle persone Lgbt: Dio non rinnega nessun figlio
Papa Francesco
Dio non rinnega nessuno dei suoi figli. È uno dei passaggi centrali della breve “intervista” concessa dal Papa al gesuita padre James Martin sulla Chiesa e le persone Lgbt. Il religioso da tempo impegnato pastoralmente in questo ambito aveva inviato alcune domande al Pontefice e, appena ricevute, ha pubblicato le sue risposte sul sito “Outreach” ovvero “sensibilizzazione”. In particolare, al quesito: “Qual è la cosa più importante che le persone Lgbt devono sapere di Dio?”, il Papa risponde in modo molto semplice e altrettanto chiaro: «Dio è Padre e non rinnega nessuno dei suoi figli. E lo stile di Dio è vicinanza, misericordia e tenerezza. Lungo questa strada troverai Dio».
La Chiesa è madre, non una setta
La seconda domanda riguardava la comunità ecclesiale. “Cosa vorrebbe che le persone Lgbt sapessero della Chiesa?”.«Vorrei – risponde Francesco – che leggessero il libro degli Atti degli apostoli. Là troveranno l’immagine della Chiesa vivente». Infine: “Cosa può dire a un cattolico Lgbt che ha subito un rifiuto da parte della Chiesa? «Vorrei che lo vedesse non come “il rifiuto della Chiesa”, ma da parte di “persone nella Chiesa”. La Chiesa è madre e convoca tutti i suoi figli. Prendiamo ad esempio la parabola degli invitati alla festa: i giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri, eccetera. Una Chiesa selettiva, di “sangue puro” non è la Santa Madre Chiesa, ma piuttosto una setta».
Chi è padre Martin
Il gesuita padre James Martin - Wiki commons
Gesuita statunitense, 61 anni, padre James Martin è impegnato da tempo nella pastorale della persone Lgbt cui, tra l’altro, nel 2017 ha dedicato il volume “Costruire un ponte”. Come la Chiesa cattolica e la comunità Lgbt possono entrare in un rapporto di rispetto, compassione e sensibilità. “Building a Bridge” cioè “Costruire un ponte” è anche il titolo di un film documentario su Martin presentato l’anno l’anno scorso al Tribeca film festival di New York.