Chiesa

Milano. Il cardinale Dionigi Tettamanzi in gravi condizioni

Enrico Lenzi venerdì 4 agosto 2017

Il cardinale Dionigi Tettamanzi durante uno degli incontri con i cresimandi dell'arcidiocesi di Milano allo stadio San Siro

Le condizioni di salute del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, si sono aggravate. "Invitiamo tutta la comunità diocesana e coloro che lo stimano a pregare per lui in quest'ora di prova" scrivono in un comunicato l'amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Milano, il cardinale Angelo Scola, e l'arcivescovo eletto Mario Delpini. Il cardinale Tettamanzi è assistito presso Villa Sacro Cuore di Triuggio, dove si era ritirato quando aveva lasciato la guida pastorale dell'arcidiocesi ambrosiana il 28 giugno 2011.

Ordinato prete da Montini

Nato a Renate il 14 marzo 1934. A undici anni, nel 1945 entra in Seminario. Viene ordinato sacerdote il 28 giugno 1957 dall'allora arcivescovo di Milano, Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI. È professore di teologia morale al Seminario di Venegono Inferiore dal 1959; per la sua competenza acquisita sui temi del matrimonio, della sessualità e della bioetica viene chiamato da Giovanni Paolo II a collaborare alla stesura di alcune sue encicliche. Nominato rettore del Pontificio Seminario lombardo di Roma nel 1987, lavora al servizio della Curia Romana e della Conferenza episcopale italiana.

Ha guidato tre arcidiocesi. E fu segretario generale Cei

Il 1 luglio 1989 viene nominato arcivescovo di Ancona-Osimo e viene consacrato vescovo nel Duomo di Milano dall'allora arcivescovo, il cardinale Carlo Maria Martini, il 23 settembre dello stesso anno. Nell'arcidiocesi marchigiana resta fino al 14 marzo 1991 quando viene nominato segretario generale della Cei. Il 20 aprile 1995 viene nominato arcivescovo di Genova, succedendo nell'incarico al cardinale Giovanni Canestri dimessosi per raggiunti limiti d'età. Il 18 giugno successivo prende possesso dell'arcidiocesi. Il 25 maggio viene nominato vicepresidente della Conferenza episcopale italiana per il quinquennio1995-2000.

Arcivescovo di Milano

L'11 luglio 2002 papa Giovanni Paolo II lo trasferisce all'arcidiocesi di Milano, succedendo al cardinale Carlo Maria Martini, dimessosi per raggiunti limiti di età.


Resterà alla guida dell'arcidiocesi fino al 28 giugno 2011, quando nell'incarico gli subentrerà il cardinale Angelo Scola.


Ma per il cardinale Tettamanzi non era ancora il tempo della "pensione". Il 24 luglio 2012, infatti, viene nominato amministratore apostolico di Vigevano dopo le dimissioni dell'arcivescovo-vescovo Vincenzo Di Mauro. Conclude il suo incarico il 20 luglio 2013 quando è annunciata la nomina di Maurizio Gervasoni a vescovo di Vigevano.